Patrizio Surace, (v. gli ogm, la GD e l’ufficio stampa di Esselunga) agli inizi del 2000, litigò con Bernardo Caprotti che rescisse il suo contratto.
Questo articolo uscì poco dopo i contrasti tra i due:
Bernardo Caprotti, da sempre padre-padrone della catena di supermercati, non si decide a lasciare il potere al figlio con il quale ha un rapporto a dir poco contrastato, che spinge entrambi a parlarsi prevalentemente per lettera… Giuseppe, 39 anni, sta cercando di costruire una squadra di uomini suoi ed è riuscito ad ingaggiare un manager esterno come direttore commerciale. Ma Bernardo, 75 anni, non sembra fidarsi di lui e a più riprese ha finito per riprendersi gli spazi che aveva lasciato al figlio. Il quale confida sempre più agli amici che non può andare avanti così… Il Mondo del 4 febbraio 2000
Patrizio Surace ebbe accesso all’azienda per lungo tempo e curò la prima conferenza stampa di Bernardo, citata da Wikipedia:
“Il 25 maggio 1996 Bernardo Caprotti indisse la sua prima conferenza stampa all’Hotel Principe di Savoia a Milano per presentare uno studio della Arthur Andersen. Nella medesima si dichiarò “schiacciato dal fisco”[15].
All’incontro erano presenti Savona, Tremonti, Giovanardi e anche il presidente dell’ANNC Giorgio Riccioni che, sentendosi preso di mira dallo studio che evidenziava una minor tassazione per le coop rispetto a Esselunga (vedi pagina 25 dello studio della Arthur Andersen[16].), prese la parola per difendere il mondo della cooperazione.[15]“.
In Esselunga Surace conosceva tutti i manager, da Claudio Arnoldi, a Puglisi, che era il direttore commerciale al quale si faceva riferimento nell’articolo.
Questo pezzo de Il Mondo fotografava molto bene la situazione di lotta costante tra me e mio padre in azienda, fatto essenzialmente di comunicazione attraverso lettere.
“Si fida di più di altri”, da me scritto a mano in rosso, era riferito a Paolo De Gennis, in azienda dal 1962 e suo fedele braccio destro fino alla sua uscita nel 2010.
De Gennis, con il quale non avevo mai avuto un buon rapporto, aveva sempre costituito una sorta di contropotere rispetto al mio.
Sotto: platea di una convention dei primi anni 2000, in prima fila: Giuseppe Caprotti (ad), Marino Fineschi (direttore vendite), Giovanni Maggioni (vp), Paolo De Gennis (vp), Dario Bassetti (E-commerce), Nicola Pardelli (Comunicazione), Claudio Arnoldi (Qualità), Anna Maria Mangiola (non food), Gaetano Puglisi (dir comm), il sig. Vozza, Fausto Tarditi (dir marketing) e Renzo Fossati (dir risorse umane).
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