Recentemente avevamo visto come Disney fosse in affanno nel mercato televisivo che rappresentava il 44% dei suoi ricavi.
Ad agosto è arrivata la risposta: Disney ha acquisito per un miliardo di $ lo specialista di trasmissione in streaming di spettacoli sportivi USA BAMtech.
Questa mossa permetterà a Disney di offrire in streaming in suoi programmi sportivi targati ESPN.
Sopra: il biglietto da visita di Paolo Piccoli della Walt Disney, uno dei primi fornitori del non food di Esselunga.
The Walt Disney Company aveva già, con Time Warner e altri operatori, una partecipazione nel consorzio Hulu, che trasmette in streaming delle serie tv.
Qui di seguito trovate gli operatori tv presenti negli USA, divisi in : streaming, video su richiesta e tv generalista.
Hulu, Amazon e Netflix , presenti solo in streaming,sono i 3 operatori più quotati dai critici dei programmi per la tv.
Tra i 3, Netflix che ha iniziato 19 anni fa vendendo DVD a domicilio, attraverso i servizi postali americani ,detiene, con 83 milioni si abbonati (dei quali 47 negli USA), la leadership assoluta.
Ma la leadership di Netflix si esprime soprattutto attraverso le ore spese dai suoi abbonati su internet : nel 2009 si trattava di pochi minuti, nel 2015 di quasi 2 ore al giorno!
The Economist, 20 agosto 2016
Negli USA si stima che Netflix occupi il 35% del traffico internet.
Il segreto di Netflix sta nel fatto che che distribuisce i suoi programmi a livello mondiale, senza pubblicità.
Usa un algoritmo che vede cosa gli abbonati stanno vedendo, ne intercetta i gusti e le permette di conseguenza di proporre ai propri sottoscrittori nuovi programmi.
Netflix, come Amazon, HBO e Sky, produce i propri programmi e visto che produrre il “Trono di spade” (*) costa 10 milioni di $ all’ora ci si domanda :
chi rimarrà tra questi agguerriti competitor?
Forse chi si sta specializzando in una nicchia (lo sport) come Disney?
(*) in Italia è distribuito da Sky ma si tratta di un prodotto HBO.
Fonti : Le Monde, The Economist, Le Figaro


