Carrefour, sul suo sito si definisce “A multi-format and multi-channel retailer” (un distributore con tanti formati in tanti canali di vendita)
o anche “unico e multiplo”…
la società si è anche lanciata nella ristrutturazione, incentrata sui servizi, dell’ex Esselunga di viale Regina Giovanna,
il Carrefour Market di Regina Giovanna, altre ai servizi, ha – secondo me – come altri obiettivi :
a) la comunicazione della varietà
b) la volontà di essere friendly (amichevole)
Questa duplice operazione è visibile fuori dal supermercato…
anche all’interno, nei reparti dei freschi
ma anche nelle corsie, sulle categorie di prodotti confezionati.
Ovunque: cuori e scritte “Carrefour ti adoro”…
Carrefour sta riprendendosi e – da report 2015 – sta andando bene a livello mondiale (mentre continua ad arrancare in Italia) ma l’impressione datami da questo “nuovo format”, proprio a causa della sua comunicazione imperante, è di gran confusione…
Se la responsabile del punto di vendita non mi avesse bloccato nella mia volontà di fotografare le varie aree del punto di vendita (ma non siamo nell’ era dei social network?) avrei potuto documentare ancora meglio quanto affermo
n.b.: da svariati anni Carrefour si presenta come Lidl come una “catena italiana”.
Questa ci sembra un’operazione di pseudo italian sounding, perchè se Carrefour compra e vende merce in Italia la sua direzione generale e i suoi dirigenti in Italia non sono italiani.
Ciò vale anche per Lidl, ovviamente.
La bandiera italiana sul supermercato dove mia madre mi portava a fare la spesa, seduto nel carrello, ci sta proprio male.


