Virus, batteri, archea e altri microrganismi come i protozoi e i funghi svolgono un ruolo essenziale nei cicli biogeochimici della biosfera, costituiscono il presupposto per la nascita e persistenza della vita sulla Terra che si è andata formando 3.8 miliardi di anni fa e sono nella stragrande maggioranza dei casi assolutamente innocui, anzi spesso essenziali per gli ecosistemi e la salute umana. Alcuni di essi, in come batteri e virus patogeni o protozoi parassiti, possono tuttavia avere effetti negativi rilevanti sulla salute umana. E’ questo il caso del coronavirus SARS-CoV-2 responsabile della pandemia in atto.
L’uomo con le proprie attività ha alterato in maniera significativa i tre quarti delle terre emerse e i due terzi degli oceani del Pianeta, modificando a tal punto il Pianeta da determinare la nascita di una nuova epoca denominata “Antropocene”. Oggi la pandemia di coronavirus che sta mettendo in crisi il mondo intero ci pone di fronte a una realtà oramai innegabile: ad essere malato è il rapporto dell’uomo con la natura.
Oramai abbiamo capito, a nostre spese, che natura e salute umana sono collegate. Molte pandemie degli ultimi decenni hanno origine nei mercati di metropoli asiatiche o africane dove si riscontra il commercio illegale o incontrollato di animali selvatici vivi, di scimmie, di carne di serpente, di pipistrelli, scaglie di pangolini, e tanti altri rettili e mammiferi, che creano pericolose opportunità per il contatto tra l’uomo e le malattie di questi organismi.

Il passaggio di patogeni da animali selvatici all’uomo – il cosiddetto spillover – è facilitato dalla progressiva distruzione e modificazione degli ecosistemi dovuta alla penetrazione dell’uomo nelle ultime aree incontaminate del pianeta, e al commercio, spesso illegale e non controllato, di specie selvatiche che, di fatto, determina un contatto intimo tra animali e i loro patogeni, come i virus.

Il crescente impatto umano su ecosistemi e specie selvatiche, in combinazione con quello dei cambiamenti climatici globali, indebolendo gli ecosistemi naturali facilita la diffusione dei patogeni aumentando l’esposizione dell’uomo a tali rischi.
Conservare la natura e restaurare gli habitat danneggiati rappresenta uno strumento essenziale per preservare la nostra salute e il nostro benessere.
In collaborazione con il WWF.
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