Ho trovato ispirazione in un’articolo di Emanuele Scarci (lo trovate anche sotto) e in un altro pezzo di Retailwatch dove si dice che Coop , agli Stati Generali, chiede di azzerare l’IVA (“Coop al Governo negli Stati generali: “La sostenibilità richiede investimenti, azzerare l’iva”).
D’ accordissimo ma non sarebbbe ora che le imprese di capitale avessero lo stesso livello di tassazione delle cooperative?
Le imprese di capitale e le cooperative offrono gli stessi vantaggi ai consumatori. L’unica vera differenza è data dal prestito sociale che le imprese di capitale non possono offrire per legge.
Tra l’altro la Coop non sembra brillare per efficienza : nel rapporto tra margine operativo netto e vendite, nel 2017, si piazzava penultima, prima di Auchan, che ormai non esiste più.
Coop, molto probabilmente, sarà, nel 2019, ultima – in assoluto – in questo rapporto tra margine e vendite.
Se le cooperative perdessero alcuni privilegi sarebbe costretta a migliorarsi, a beneficio dei soci, dei dipendenti e del mercato italiano in generale.
ps: le holding di Conad sono cooperative.
Per approfondire l’argomento leggi “Esselunga contro Coop”.

Firenze 17 giugno 2020 – La corazzata del mondo Coop (*) chiude il 2019 con vendite in linea con l’anno prima ma con un utile in netta crescita.
Unicoop Firenze con i suoi 104 punti vendita ha realizzato ricavi lordi per 2,36 miliardi, un pelo sopra i 2,32 miliardi dell’anno precedente. L’utile netto è di 52 milioni di euro, in crescita rispetto ai 18 milioni del 2018, ma in linea con i 48 milioni del 2017.
Unicoop Firenze nel 2019 ha investito oltre 32 milioni di euro (più di 200 milioni di euro nell’ultimo quinquennio) per l’ammodernamento della rete di vendita.
Patrimonio a prova di prestito
Resta buono il rapporto tra prestito sociale e patrimonio netto consolidato pari a 0,90, quindi di gran lunga inferiore al rapporto massimo indicato dalla Banca d’Italia che è di 3 a 1. Il patrimonio netto è di 1,675 miliardi di euro (oltre immobili per 1,5 miliardi) e il prestito sociale ammonta intorno a 1,5 miliardi. Come dire che si potrebbe rimborsare tutto il prestito in un colpo.
Giulio Bani, consigliere delegato di Unicoop Firenze, sottolinea che al “positivo bilancio d’esercizio 2019 hanno contribuito sia la gestione dell’attività caratteristica della cooperativa che quella immobiliare e finanziaria. La cooperativa da tempo sta adottando un’attenta politica di contenimento dei costi che consente di raggiungere risultati positivi”.
Mondo Coop
Secondo Mediobanca, nel periodo 2014-18 la perdita aggregata cumulata è stata di 142 milioni. Delle 7 grandi cooperative, le più efficienti sotto il profilo industriale (al netto degli introiti da prestito sociale) sono state nel 2018 Unicoop Firenze, Liguria e Centro Italia.
In difficoltà Coop Lombardia, Unicoop Tirreno e Alleanza 3.0 che hanno chiuso in rosso. Oggi la prima cooperativa evidenzia una gestione caratteristica ancora negativa, ma i proventi finanziari riportano in nero l’ultima riga; Piombino, che ha ceduto completamente 3 iper e ridimensionato un quarto, sembra avviata verso il pareggio di bilancio nel 2021.
Alleanza 3.0 (sulle cui spalle grava tutto il Sud) sta seguendo, dove può (per esempio in Campania e Calabria), la strada delle cessioni con affiliazione. Oltre che il ridimensionamento degli spazi.
Ma la strada è lunghissima: nel 2018 Alleanza 3.0 ha perso 289 milioni e l’anno scorso altri 138 milioni.
(*) Unicoop Firenze, che vorrebbe distinguersi dal resto del mondo delle coop, vedi logo “Coop Fi” sotto.
Prima stesura : 18 giugno, ultimo aggiornamento del 23 giugno 2020.



