Premessa :
- Esselunga ha iniziato a finanziare l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro nel 1985. Io ne sono stato consigliere nazionale per tanti anni seguendo le orme di mio nonno, Guido Venosta, che l’ha guidata dal 1966 al 1996.
- Quando all’Airc, all’epoca, affermavo che c’era correlazione tra cibo – malsano – e cancro tutti mi guardavano come se fossi un marziano. Oggi il legame tra cibo – sbagliato – e cancro è riconosciuto.
- Per anni ho fatto dell’ ambientalismo e della responsabilità sociale in Esselunga una bandiera (anni ’90 e primi anni 2000) , coniugandoli con economia e marketing . Ho coinvolto tutti i miei collaboratori, con l’obiettivo di migliorare le loro condizioni di lavoro e di vita. L’ambiente, per me, non significa penalizzare le aziende o sposare un colore politico, significa “stare meglio”, tutti.
- Sottoscrivo quanto detto da Ilaria Capua :il “Covid-19 è figlio del traffico aereo ma non solo: le megalopoli che invadono territori e devastano ecosistemi creando situazioni di grande disequilibrio nel rapporto uomo-animale”.
L’ambiente, in questo momento, è passato in secondo piano rispetto alla pandemia ma malattie come il Covid- 19 e sostenibilità ambientale ed economica sono strettamente correlate.
- emissioni di gas serra e sfruttamento incontrollato delle risorse
le emissioni di CO2 , nel mondo, si sono stabilizzate. Ma la capacità dell’Amazzonia di assorbire i gas serra sta scendendo.
Le emissioni (1), grazie ai paesi ricchi (che usano meno carbone e utilizzano più energie rinnovabili) sono “piatte” (flat, vedi schemi sotto (2)).
Purtroppo l’Amazzonia, che ha storicamente assorbito CO2 attraverso la fotosintesi delle sue foreste, ha perso un quinto della sua capacità di assimilare gas serra (e polveri sottili).
(1) parliamo di emissioni relative all’energia (elettricità, riscaldamento e trasporti) pari al 70% del totale delle emissioni del pianeta.
(2) pari a 33,3 miliardi di tonnellate (l’obiettivo dovrebbe essere 0).
(3) a favore dei latifondisti brasiliani (soia e allevamento. La soia serve, in gran parte come mangime per le bestie, in Brasile e altrove) .
Nella deforestazione sarebbe coinvolta anche una delle aziende più grandi al mondo : la brasiliana JBS, specializzata in allevamento e macellazione: produce carne di manzo, pollo e maiale lavorati in fabbrica e vende anche sottoprodotti della lavorazione di queste carni.
Nel 2017 era quarta nel ranking mondiale, dietro solo a giganti come Nestlè, PepsiCo, Anheuser – Busch Inbev (birra) e davanti a Unilever, Mars, Coca-Cola, Danone, etc.

Sulle emissioni, tanto “discusse” , vi consiglio di leggere il Post.
Sulla soia che rimpiazza la foresta amazzonica , gli animali e gli antibiotici vi consiglio :
PANDEMIE E SFRUTTAMENTO DEGLI ANIMALI: UNA LUNGA STORIA DA CUI IMPARARE

2. le vittime dirette dello sfruttamento
Non ne parla quasi mai nessuno ma oltre alle emissioni, le vittime dirette di questa “liberalizzazione”, del presidente Bolsonaro, non sono solo le piante e gli animali (la biodiversità) ma anche gli indios che tentano di difendere il loro habitat.
“Ogni anno centinaia di persone muoiono per salvare l’ambiente. Il bilancio degli ultimi 15 anni è drammatico: 1.613 persone assassinate in 20 Paesi diversi — tra il 2002 e il 2018 — per aver tentato di difendere la propria terra, l’acqua, gli animali selvatici.
Quasi tutti gli omicidi si sono verificati nei Paesi con il più alto livello di corruzione e illegalità, e il più basso per rispetto dei diritti fondamentali, sostiene uno studio pubblicato su Nature Sustainability.
E la maggior parte delle vittime erano originarie di Paesi tropicali e subtropicali, in particolare dell’America centrale e meridionale” (Corriere della Sera 13 febbraio 2020).
Sotto : una bella immagine dell’Amazzonia oggi. Cosa ne resterà?
Su Bolsonaro e il coronavirus leggi : Twitter, Facebook e Instagram rimuovono i video di Bolsonaro: “Fa disinformazione su Covid-19”

3. le vittime indirette della non sostenibilità del pianeta : NOI
alcuni amici sostengono che riscaldamento globale, inquinamento di tipo industriale (la presenza di industria pesante sia in Cina che in Lombardia) abbiano favorito il coronavirus.
Non ho prove evidenti di questo fatto e non credo ai “complotti” ma:
a) la pianura padana è sicuramente una delle zone più inquinate d’Europa.
Le fonti che lo dicono sono molteplici.
b) di inquinamento si muore: 12 milioni di vittime ogni anno (OMS)
c) il riscaldamento globale aumenta il numero di vittime (OMS)
d) il riscaldamento globale favorisce l’insorgere di malattie come il coronavirus. (” Valori”),
“Perché crisi climatica, consumo del suolo, inquinamento e coronavirus sono legati a doppio filo” o anche sotto (1).
e) la cattiva gestione delle risorse (e degli animali in particolare) aggrava la situazione.E si ritorna a Ilaria Capua :
Non lo dice solo Lei, lo dimostrano le malattie provenienti dalla Cina, come l’attuale aviaria.
Ve lo dice qualcuno che ha gestito, in prima linea, in Esselunga, crisi legate all’inquinamento e agli animali come “il pollo alla diossina” e la “mucca pazza”.
E qui si torna alla tanto odiata Greta:
andrebbe rispettata e supportata, non sbeffeggiata , come ho visto fare un pò dappertutto sul web (2).
L’Italia NON ha una cultura ambientale apolitica, ma gli italiani dovrebbero iniziare a capire che senza questa visione non si va da nessuna parte
E il coronavirus è lì a dimostrarlo.
Quando la pandemia sarà terminata ci accorgeremo che, oltre a commercio, a industria e servizi anche la nostra agricoltura è in crisi per mancanza di braccianti (immigrati, scappati) e del caldo.

(1) “Giuseppe Miserotti, membro dell’Associazione Medici per l’Ambiente (ISDE), ha evidenziato come i picchi delle epidemie diventate più famose, come per esempio la SARS e l’influenza Aviaria nel 2003 e l’influenza Suina nel 2009, si siano verificati in corrispondenza di picchi di temperature di almeno 0,6 o 0,7 gradi oltre la media”.
Ma anche Roberto Boffi dell’ Istituto dei Tumori di Milano : “secondo i risultati dei campionamenti effettuati a Wuhan dai nostri colleghi ed amici cinesi ed americani, il virus si aggrega ai PM (poveri sottili) e più ce ne sono più diventano carriers di SARS – CoV-2”.
Sull’effetto delle polveri sottili puoi leggere anche questo articolo.
(2) esiste anche un’anti-Greta , sponsorizzata dall’industria petrolifera, lo sapevate?
Di Ilaria Capua puoi leggere anche questo articolo che spiega bene il legame tra i vari coronavirus e gli animali.
Ultimo aggiornamento : 31 marzo 2020. Grazie a Luigi A. Werner, Gianluca Torre e Barbara Borzone




