Redatto il 1° giugno, aggiornato il 7 giugno 2025
Stiamo parlando dei famosi “box stores” dove si accede con abbonamento e carta socio. E dove si comprano solo confezioni grandi, all’ingrosso.
Il titolo del Financial Times da cui ho preso spunto era : “i consumatori americani, stanchi dell’inflazione, fanno la coda per carta igienica e vino Bordeaux a basso prezzo”:
“… l’inflazione… ha lasciato i prezzi al consumo negli Stati Uniti più alti del 26% rispetto al 2019, prima della pandemia di Covid-19.
I sondaggi tra i consumatori mostrano una continua preoccupazione per l’inflazione, poiché gli Stati Uniti impongono dazi ai partner commerciali.
“Nei momenti buoni facciamo bene, e nei momenti difficili facciamo ancora meglio”, ha detto Chris Nicholas, amministratore delegato di Sam’s Club US … che ha riferito che le vendite a perimetro costante sono aumentate del 6,7% nel primo trimestre, escluso il carburante, superando la crescita dei negozi statunitensi omonimi della sua casa madre…” .
Si tratta di una divisione del gruppo Walmart che nel 2025 ha avuto un fatturato di 92,6 miliardi di dollari (*) . “Sam’s” prende il suo nome dal fondatore, Sam Walton.
Anche i concorrenti discount di Walmart e di Sam’s Club vanno bene : Costco (terza foto sotto), con un fatturato annuo di 254,5 miliardi di dollari (*), ha annunciato giovedì un aumento del 7,9% delle vendite su base comparabile negli Stati Uniti, escludendo anche il carburante. BJ’s, con un fatturato di 20,5 miliardi di dollari, la scorsa settimana ha registrato un aumento del 3,9% delle vendite su base comparabile, escludendo l’impatto volatile dei prezzi della benzina.
A titolo di confronto, secondo Visible Alpha, le vendite a parità di punti vendita delle principali catene di supermercati statunitensi, Kroger e Albertsons, dovrebbero aumentare del 2% alla prossima pubblicazione dei risultati. Le vendite sono invece diminuite presso Target e Macy’s, le catene di grandi magazzini e grandi magazzini.
Gli ipermercati – supercenter- Walmart, negli USA, viaggiano con un + 4,5% (meno di Sam’s dunque).
(*) per dare un parametro di riferimento Metro ha 31 miliardi di euro di fatturato, dei quali 2 in Italia (crescita 2024 : + 2,1%, fonte: Repubblica AF 2 giugno 2025).
La moda della spesa nei discount (Box stores, dove si compra “bulk”, in grandi confezioni, all’ingrosso) non nasce oggi come testimonia The Wall Street che nel 2024 ne scriveva a proposito dei giovani.
“Queste aziende – Sam’s, BJ’s e Costco – in questo momento si stanno espandendo a un buon ritmo e col tempo stanno rendendo la loro proposta ai consumatori molto interessante”, ha affermato Robert Altun, analista di RetailStat. Le tre grandi catene stanno ampliando gli spazi commerciali negli Stati Uniti con milioni di metri quadrati di superficie: Costco punta a inaugurarne 15 quest’anno . BJ’s prevede di aprirne dai 25 ai 30 nei prossimi due anni. Sam’s Club, che ha chiuso 63 punti vendita nel 2018, intende ora aprire 15 nuovi club all’anno “nel prossimo futuro”.
Il modello di negozio basato sui club associativi fu ideato da un rivenditore di nome Sol Price, che lanciò la sua catena Price Club nel sud della California negli anni ’70. Nel 1993 Price Club si fuse con Costco.
Sam Walton, fondatore di Walmart, ammise di aver rubato il concept di Price quando creò Sam’s Club nel 1983.
Un anno dopo, nacque BJ’s, con sede nel Massachusetts.
Tutti e tre prevedono una quota associativa – i livelli base costano 50 dollari all’anno da Sam’s Club, 60 da BJ’s e 65 da Costco – in cambio dell’accesso ai negozi. Gli ultimi due hanno aumentato le quote nell’ultimo anno, ma il numero di iscritti continua ad aumentare, con nove su 10 che scelgono di rinnovare.
Come ha detto il mese scorso agli investitori Todd Sears, direttore finanziario, l’80-90 percento dei profitti del Sam’s Club derivava dai proventi derivanti dai soci. In cambio, i clienti ricevono un assortimento ridotto di diverse migliaia di articoli che, a loro dire, saranno i più economici in circolazione. Questi possono variare da 36 rotoli di carta igienica a casse di vini Bordeaux, per una clientela leggermente più benestante della media.
I club esercitano pressioni su fornitori come Procter & Gamble e Nestlé affinché mantengano bassi i prezzi vendendo marchi propri concorrenti. I marchi privati Kirkland Signature di Costco e Member’s Mark di Sam’s Club valgono decine di miliardi di dollari ciascuno [come in Europa i produttori leader producono anche per i discount].
Da Costco, i clienti sono costretti a mostrare le ricevute ai dipendenti all’uscita del negozio, rallentando così le spese.
I dati sul traffico pedonale raccolti da Advan Research mostrano che nel primo trimestre i clienti hanno trascorso circa il 13 percento di tempo in più nei punti vendita Costco, Sam’s Club e BJ’s negli Stati Uniti rispetto ai supermercati tradizionali.
Tutti e tre i grandi magazzini stanno invadendo il territorio di Amazon, evadendo gli ordini online nei negozi o tramite consegna a domicilio, a volte tramite terze parti come Instacart.
E i negozi stanno cercando di contrastare quella che Nicholas definisce “attrito”. Sam’s Club permette ai clienti di scansionare e pagare con i loro telefoni, mentre telecamere dotate di visione artificiale verificano il contenuto dei carrelli della spesa confrontandolo con le ricevute digitali. La tecnologia ha accelerato i tempi di uscita del 23%, ha affermato Todd Garner, responsabile dei prodotti di Sam’s Club, durante una visita al punto vendita di Grapevine, in Texas.
Conclusione: come in Francia ed in Italia, anche negli Stati Uniti, l’inflazione dovuta al Covid – 19, ha lasciato tracce profonde che hanno favorito lo sviluppo di formule discount, seppur con approccio e metodi di vendita molto diversi. I consumatori USA, poi, vivono l’incertezza politica seminata dai dazi voluti da Donald Trump.
Questa situazione rischia di modificare ancor di più le loro abitudini di consumo. I dati non brillanti di Mc Donald’s sembrano suggerire che sia in atto un’ altro spostamento: dai fast food ai consumi in casa – più economici – . E infatti :”Mentre i consumatori cercano di risparmiare qualche soldo tra l’inflazione e l’incertezza sull’economia in generale, gli alimenti che possono essere preparati a casa hanno dimostrato di essere uno dei principali beneficiari. Le vendite nel segmento pasti e bevande di Campbell sono aumentate del 15% a 1,5 miliardi di dollari durante il terzo trimestre…”
Ovviamente a livello economico, come diceva Chris Nichols , ad di Sam’s Club all’inizio, si prevedono “momenti difficili”.
N.B.: dal punto di vista del marketing Walmart copre tutte le fasce di prezzo: per competere direttamente con Amazon Prime, Walmart ha introdotto Walmart+, un servizio in abbonamento che offre consegne gratuite in giornata, sconti sul carburante e promozioni esclusive.
Poi c’è Sam’s Club – che è come Lidl, un discount di qualità (“copyright” Clara Mentasti) – e tutta la sua rete di supercenter che, anche con l’e-commerce, può raggiungere il 93% dei consumatori USA.
Sotto foto : scattate da Costco Wholesale ( = all’ingrosso) a New York.


