Oggi sul Corriere c’era questa breve, a firma di Fabio Savelli
dello scioglimento di Centrale Italiana avevo già parlato in “Come Coop (Italia) potrebbe diventare un leader coerente con i suoi valori”.
Nella realtà Coop non andrà all’estero – dove peraltro mi risulta sia già stata (in Croazia), con degli ipermercati, e sia anche già “tornata” – ma semplicemente aderisce a Coopernic, una Centrale Europea di acquisti, già esistente.
Come era prevedibile, gli obiettivi di Coop sono :
“ottimizzazione delle condizioni commerciali con i fornitori internazionali, miglioramento delle performance nella produzione delle marche del distributore e ricerca delle sinergie per migliorare l’offerta di prodotti ai consumatori”
(v. Il Sole 24 ore di oggi, a firma di Emanuele Scarci)
Nel periodo nel quale ho lavorato per Esselunga (1986- 2005) , l’azienda ha sempre aderito a centrali europee (SEDD prima, EMD dopo) .
Queste centrali sono state molto utili nei rapporti ad alto livello ma inefficaci a livello economico, viste le diversità assortimentali tra paese e paese.
Coopernic , dal poco che ne so, è una centrale che funziona e che da ai suoi aderenti vantaggi economici.
prima stesura: 30 settembre 2014
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