Prima stesura: 16 luglio 2014, ultimo aggiornamento dell’8 novembre 2014
Oggi voglio toccare un argomento che a Coop forse sta ancora più a cuore della sua efficienza:
si tratta della difesa dell’ambiente, un valore per il quale Coop deve fare ancora tantissima strada, perchè ha accumulato un ritardo decennale su coloro i quali sono stati (Esselunga) o sono tuttora (Coop svizzera) i veri leader.
La prima cosa che si può affermare, guardando i numeri, è che:
Coop ha fatto per l’ambiente nel 2012 quel che Esselunga aveva già fatto nel 2002
basta prendere il Nono Rapporto Sociale Nazionale della Cooperazione di Consumatori (*) e raffrontarlo, in primis, con la situazione di Esselunga del 2002
Coop dovrebbe essere quindi “il luogo in cui ci si impegna a rispettare l’ambiente”…
(*) ad oggi il 10° rapporto , quello del 2013, non è ancora uscito, che io sappia.
a pagina 3 si scopre però che la linea Viviverde (Coop bio + Ecolabel) ha “ben” 475 referenze
Dei 1’354 prodotti Coop “Amici dell’Ambiente” diremo poi…
Il numero di articoli della linea Coop Viviverde, può essere raffrontato a quanto fatto da Esselunga nel lontano 2002:
VITA 09/09/2002
“Biologico:
Sana, Esselunga apre al tessile
di Giampaolo Cerri
La società vanta oggi 450 referenze, di cui 75 prodotte direttamente.
La linea abbigliamento inaugurata con prodotti certificati Ecolabel
Quattrocentocinquanta referenze biologiche e ora anche il tessile. Esselunga (115 punti vendita, oltre 12 mila dipendenti e un fatturato 2001 di 3.36 mld di euro) affronta Sana, il salone del biologico (14-18 settembre), forte della sua leadership nella grande distribuzione. Settantacinque articoli della linea biologica sono prodotti direttamente negli stabilimenti dell’azienda (Esselunga Produzioni a Limito in provincia di Milano) o con materie prime del commercio equo e solidale. Al Sana, la catena di supermarket della famiglia Caprotti presenterà inoltre il nuovo assortimento di prodotti tessili, tutti certificati Ecolabel, che vanno a completare la linea di prodotti Esselunga certificati Ecolabel già comprensiva di carta e detersivi. «La gamma Esselunga Ecolabel offrirà quindi una scelta di 23 referenze, dai tessili per la casa all’intimo, realizzate con criteri naturali e in gran parte con cotone al 100% da agricoltura biologica, pensate e realizzate nel rispetto della natura e dei consumatori», avverte una nota della società di Limito di Pioltello (Milano). «Al valore della materia prima si aggiungono i criteri di produzione verdi, che assicurano un notevole risparmio energetico e un basso impatto ambientale mantenendo i massimi standard di resistenza e qualità». Secondo l’amministratore delegato della società, Giuseppe Caprotti, «dedicarsi a una produzione verde come quella richiesta dal biologico ha aperto la strada a una vera e propria filosofia di ritorno alla natura, che comprende necessariamente la tutela e il rispetto per l’ambiente in cui viviamo: in Esselunga questo desiderio è diventato un progetto concreto, che vede nella linea di prodotti a marchio Ecolabel un’ulteriore risposta sicura e affidabile che si affianca alle altre linee a marchio Esselunga Bio e Esselunga Naturama». Ecolabel è un marchio: esso viene apposto su prodotti e servizi di qualità che rispettano l?ambiente. E’ stato istituito nel 19992 con il Regolamento del Consiglio n.880/92. La certificazione Ecolabel garantisce che il prodotto non è solo stato realizzato in modo da ridurre al minimo gli impatti ambientali, contribuendo alla diminuzione dell’inquinamento idrico, dell’aria e al risparmio di energia ma che è anche di ottima qualità da un punto di vista prestazionale”.
450 referenze di Esselunga cntro le 475 di Coop, a dieci anni di distanza!
Le due gamme includevano prodotti biologici alimentari a marchio e referenze non alimentari a marchio europeo Ecolabel (sia per Coop che per Esselunga), oppure solo Viviverde, come l’esempio della linea delle creme di questo volantino dell’Ipercoop, v. di seguito
E non importa che Esselunga, dopo il 2004, abbia cambiato politica…
l’azienda di Limito aveva mostrato la strada ma Coop non ci ha creduto abbastanza per continuare a percorrerla speditamente.
Ci sarebbero poi i 1’354 prodotti Coop “Amici dell’Ambiente” :
si tratta, in parte, di normali azioni messe in pratica per risparmiare e far risparmiare i propri clienti.
A pagina 5 del rapporto Coop, ad esempio, si parla di 203 prodotti Coop sui quali sono stati effettuati interventi di razionalizzazione degli imballaggi e di 199 detersivi sui quali sono stati effettuati interventi di risparmio di imballi.
Nulla di più ne di meno di quel che stanno facendo gli altri distributori, italiani e non.
Se guardiamo infatti il report del 2010 della spagnola Mercadona, dove si parla di 800 azioni “che si traducono in risparmio per i nostri capi ” ( i capi sono i clienti della catena spagnola), prendendo anche solo le uova (v. sotto), con riduzione dell’inchiostro e del cartone, con un risparmio annuo di 370 k non possiamo non pensare ad un’azione che non abbia anche un impatto ambientale
anche l’eliminazione del fim di avvolgimento delle tisane ha un impatto ambientale…
l’insieme delle azioni di Mercadona si traduce in risparmi per milioni di €.
E comunque gli articoli citati nel rapporto della Coop – li abbiamo contati – sono 509 : ne mancano quindi 815 circa!
Nel caso di Coop (Italia) non si capisce neanche se esista una linea di prodotti…
La linea di prodotti ecologici della Coop svizzera – con questo logo – ha invece superato le 2000 unità.
I prodotti sono declinati partendo dai detersivi e dalla carta igienica (che lo ricordiamo ha anche Coop Italia : si tratta di 24 prodotti Ecolabel, v. supra pagina 3 del rapporto Coop)…
per andare verso tessile, giardinaggio, legno, cancelleria, auto, giardinaggio, fai da te.
vero è che Coop svizzera ha anche dei Brico Center (fai da te, vedi pagine di volantino sotto) ma Coop (Italia) ha gli iper dove bricolage e articoli per la casa , per il giardinaggio, per l’auto sono presenti e potrebbe quindi fare molto di più oltre che proporre i “soliti” detersivi o la carta igienica
questa pagina sotto della Coop svizzera fa un esercizio che Coop (Italia) non ha saputo o voluto fare: misurare l’impatto del fatturato dei propri prodotti ecologici del non food
C’è da aggiungere che:
1) Mercadona e Coop svizzera hanno quantificato – in modo chiaro e trasparente – le loro azioni mentre Coop Italia non l’ha fatto
2 ) Coop svizzera, già nel 1995 faceva il suo primo rapporto ambientale mentre Coop Italia non sapeva neanche cosa fosse un bilancio sociale e stava ancora pensando se lanciare o meno i suoi prodotti a marchio biologici.
Di seguito Vi proponiamo le conclusioni dei soci Coop su di un’inchiesta fatta dalla Bocconi recentemente su Uniocoop Firenze e pubblicata da Retailwatch
“UniCoop Fi: con i valori si va piano e lontano
Data: 03/06/2014
Autore: Eros Casula
Maggio 2014. La convenienza certamente è importante, ma per il socio di Unicoop Firenze contano molto di più il suo radicamento sul territorio, il senso di comunità e di tutela che offre a chi varca le porte dei suoi supermercati. In poche parole quella sorta di protezione e maternage che Unicoop ha svolto in modo potente dentro questa crisi.
Sono questi solo alcuni dei risultati della ricerca Unicoop Firenze: quarant’anni di valori, realizzata da SDA Bocconi, da cui emerge un profilo per molti aspetti unico nel panorama italiano…
…Circa un migliaio di soci ha risposto ad un questionario strutturato. Tema: i valori di Unicoop Firenze ieri, oggi e le aspettative future. …
L’evoluzione futura auspicata:
1. Sempre più ecologia e ambiente
2. Sicurezza (persone, cibi)
3. Orientamento all’innovazione
4. Etica e valori etici
5. Vicinanza al territorio e suo sviluppo
6. Promozione della cultura”
questa recente iniziativa di Unicoop..
ha quindi sicuramente incontrato i gusti dei soci Coop della Toscana ma è un ulteriore indicatore delle divisioni profonde della galassia Coop perchè le altre Coop non l’hanno replicata.
Si potrebbe concludere così: “Unicoop Fi con i valori si va piano e lontano” ma aggiungendo, riferendosi a Coop Italia :
“attenzione a non andar troppo piano…”
anche perchè abbiamo già segnalato i vantaggi di politiche coraggiose e in linea con le dichiarazioni di intenti di Coop, in “Il biologico intelligente di Coop svizzera” …
E, per fare un altro esempio pratico, si potrebbe andare ben oltre il 6,15% di incidenza della frutta e verdura Viviverde di Coop Italia (v. sempre rapporto Coop, pagina 4 , sotto) …
se fosse possibile trovare la frutta e la verdura bio alla coop ma, tanto per fare un esempio pratico, alla Coop di Albiate (MB), a parte qualche articolo bio (Viviverde) confezionato nella farina e nella pasta…
si trovano i succhi e i cereali per un totale di una trentina di referenze ma in frutta e verdura non c’è un solo prodotto bio!
E quindi si ritorna ai problemi politici di Coop, a cui facevo un accenno prima:
ogni singola sede delle 9 cooperative più grandi (Unicoop, Coop Lombardia, Coop Estense, etc) fa da sè
E , a valle (nei vari supermercati e ipermercati) , probabilmente subentrano ulteriori politiche locali.
Coop svizzera ha un’incidenza di prodotti biologici ed ecologici pari all’8,5% che in Coop Italia potrebbe significare un fatturato oltre 1,1 miliardi di €.
Anche “solo” il 6,15% dichiarato per la Frutta e Verdura, proiettato sui 13 miliardi fatturati dalle cooperative, potrebbe significare 800 mio. di €.
Inoltre facciamo presente che, come abbiamo già detto, Coop non ha mai sviluppato la lotta integrata in frutta e verdura.
Questo settore , portato avanti da Coop, avrebbe potuto dare un segnale a tutto il mondo del largo consumo e della GD.
Avrebbe inoltre permesso a Coop di ottenere grosse soddisfazioni anche in termini di fatturato.
p.s.: la spesa alimentare degli italiani nel primo semestre del 2014 è calata dell’1,1% a valore (fonte Ismea – GFK/Eurisko) mentre quella del biologico è salita del 17,3% (fonte Sinab e Ismea) e Nomisma ha confermato la tendenza
Coop Italia, prima di ricostruire un’altra Centrale nazionale di acquisti, con altri distributori italiani, dovrebbe avere un coordinamento commerciale interno che, ad oggi, sembra mancarle.
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