James Hugh Angleton è il Presidente della Camera di commercio statunitense a Milano negli anni Trenta; arrivato a Milano quale Vicepresidente incaricato dalla NCR, la più grande azienda di produzione e distribuzione di registratori di cassa americani, di seguire la filiale italiana e le sue diramazioni nelle colonie, sa entrare nei “posti giusti” e quale Massone, Cavaliere di Malta, membro del Rotary Club riesce a costruirsi una rete di conoscenze utile a fargli sentire sempre il polso della situazione economica e politica del Paese.
Gli Angleton lasciano Milano nel settembre del 1941; l’atmosfera si è fatta troppo calda anche per gli ancora neutrali statunitensi. Tornato in patria, una volta che anche gli Stati Uniti sono entrati in guerra James Hugh ritorna fra i ranghi dell’esercito e con il grado di tenente colonnello entra a far parte dello staff del generale Clark, comandate in capo della 5° armata che avrebbe condotto e vinto la campagna italiana. Angleton sbarca a Salerno nel 1943, per poi entrare a Roma dopo la liberazione dai tedeschi. Nella capitale era stato incaricato dall’OSS (Office of Strategic Services, che dopo la guerra verrà trasformato nella CIA), di riallacciare i contatti con gli industriali italiani, i servizi d’intelligence, i magistrati, i prefetti, i leader locali, operazioni delicate che richiedevano l’interazione con figure del regime fascista per garantire la stabilità post-bellica. Questa strategia ha avuto implicazioni significative nel contesto della Guerra Fredda, dove la lotta contro il comunismo divenne centrale. A Roma c’è anche il primogenito James Jesus, anche lui in forza all’OSS, da cui muove i primi passi nel mondo dei servizi segreti che un giorno avrebbe dominato.
Dopo la guerra, James Hugh e la moglie scelgono di stabilirsi a Roma, dove Angleton ricomincia a vendere macchinari per ufficio, altresì riprendendo la guida della Camera di commercio americana in Italia. Vorrebbe che il figlio primogenito James Jesus si dimettesse dai Servizi dell’esercito per assumere la guida dell’azienda di famiglia, ma questi si rifiuta; la sua carriera sta ormai decollando, tanto da essere diventato il capo della stazione italiana dell’ ex OSS – ora CIA.
A metà degli anni Sessanta, James Hugh vende la sua azienda alla NCR e torna a vivere negli Stati Uniti con la moglie, dove muore nel marzo del 1973. Era presidente emerito della Camera di Commercio Americana per l’Italia, veterano dell’esercito decorato e veterano dell’OSS, e insignito di una medaglia al valor militare italiana. Durante la cerimonia funebre, cui presero parte i figli e le figlie, giunte dall’Italia dove si erano sposate e dove vivevano con le famiglie, non si fa menzione del fatto che il defunto era anche il padre di uno degli uomini più potenti della CIA, cosa di cui pure tra i numerosi amici e familiari del defunto non molti erano a conoscenza. Jefferson Morley, nel suo The Ghost, riporta una conclusione malinconica all’addio tra padre e figlio, intanto che la sua comunità e gli obituari di molti giornali, anche nazionali, lo onoravano con interi trafiletti : “A volte [James Jesus] Angleton aveva deluso suo padre. Lo aveva deluso scegliendo una carriera nella CIA invece dell’azienda di famiglia. E non aveva mai parlato con suo padre della sua vita lavorativa. Con suo padre morto e la sua famiglia scomparsa, Angleton non era mai stato più solo nel suo dolore. (…)”.
La storia di Angleton è legata, in Italia, a quella di Marco Brunelli l’imprenditore che diventerà uno dei protagonisti della grande distribuzione in Italia nasce quale antiquario, e tra i più quotati di Milano. Sua è l’organizzazione di una mostra memorabile alla Villa Reale, nel 1955, dedicata al “Settecento veneziano”; tra i prestatori delle opere i più bei nomi della città e non solo, vi figura anche mia nonna Marianne [Maire in Caprotti]. E tra i collezionisti d’arte più importanti del periodo che erano clienti anche di Brunelli c’era James Hugh Angleton, presidente della American Chamber of Commerce in Italia…
…È James Hugh Angleton, uomo chiave nei rapporti commerciali fra Italia e Stati Uniti, collezionista d’arte nonché padre di James Jesus, primo capo della stazione CIA a Roma, a parlare a Brunelli dell’idea del tycoon americano di aprire una catena di supermercati in Italia [la futura Esselunga] come già ha fatto in altre parti del mondo. Rockefeller, tra le altre, ha fondato nel 1947 la IBEC, società che ha quale scopo quello di unire al fine del giusto profitto agli investitori, anche quello filantropico di aiuto ai paesi più poveri nello sviluppo dell’economia basilare, per migliorare le proprie desolanti condizioni di vita..
Fonti:
U.S. ARCHIVE.ORG, James Hugh Angleton OSS Personnel File, 10 ottobre 1945.
GENEANET – T. DOWLING, Albero genealogico di James Hugh Angleton.
“James H. Angleton Dead at 84; National Cash Register Officer”, “The New York Times”, March 7, 1973, Page 46.
Bibliografia:
J. MORLEY, The Ghost. The secret life of CIA spymaster James Jesus Angleton, New York, St. Martin’s Press, 2017.
Spartacus Educational, James Jesus Angleton.
@Pagina Milano scomparsa, gruppo su FaceBook, post 12 gennaio 2021.
G. CAPROTTI, Le ossa dei Caprotti. Una storia italiana, Milano, 2024/3.
ID., “Le ossa dei Caprotti”. I Caprotti e i supermercati: James Hugh Angleton, padre di James Jesus, anni ’60. Spunti dal libro.
ID., “Le ossa dei Caprotti”. I Caprotti, la nascita di Esselunga e il controspionaggio USA : James Hugh e James Jesus Angleton. Spunti dal libro.
ID., James Hugh Angleton, la spia che ha facilitato la nascita di Esselunga, 17/11/23.
ID., “Le ossa dei Caprotti”. Una storia italiana, oltre il falso mito del fondatore di Esselunga, 09/02/2024.
