Qualche giorno fa ho accennato alle difficoltà di Starbucks.
Nell’articolo facevo anche presente l’approccio diverso di Starbucks, rispetto a McDonald’s, nella vendita di panini, insalate etc., complementari alle bevande calde o fredde (caffè, te), che Starbucks ha sempre venduto e che , in partenza, hanno rappresentato il suo core business (prima di essere contaminate dalla vendita di prodotti confezionati freschi e non. Vedi foto di questo articolo)
Mc Donald’ prepara su ordinazione mentre Starbucks usa il banco dei freschi (sotto) .
Questo banco, sul quale è difficile capire quando sono stati preparati i prodotti e da quando sono lì, è inoltre usato un po’ da tutti gli altri coffee shop.
Ciò è evidente nelle immagini , scattate recentemente, che seguono.
Ma Mc Donald’s e Peet’s – ad esempio – si sono attrezzati – da tempo – per:
- personalizzare gli ordini
- consegnarli a casa, in tutto il mondo
Peet’s, inoltre, ha dato la possibilità ai clienti di ordinare dall’ufficio o da casa e ritirare in loco
Starbucks effettua consegne a domicilio ma non ne ho mai trovata traccia sul punto di vendita , dove è visibile solo la – solita- possibilità di ordinare in cassa e ritirare pochi metri dopo, una volta preparata la bevanda.
Forse Starbucks farebbe bene a prendere esempio da McDonald’s (*) la cui McDelivery è invece sponsor del Mondiale di calcio in Russia.
(*) anche se personalmente preferisco l’approccio Peet’s, lo trovo più completo anche se complesso da applicare nei paesi del Sud europeo, dove i sacchetti dei clienti , senza sorveglianza adeguata, durerebbero poco…
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