Se Carrefour è in difficoltà da tempo la catena britannica non è da meno :
“Tesco, … , negli ultimi tre anni, ha perso per strada più di 12 miliardi di sterline di vendite (da 70 miliardi di sterline a 57,5 (*), pari a 76,8 miliardi di $)”.
Difficile che due catene così grosse ed articolate trovino rapidamente sinergie negli acquisti , in un mondo dove tutto va “alla velocità del suono”. E soprattutto difficile allineare i capitolati dei prodotti a marchio privato, ai quali si fa riferimento nell’articolo de Il Sole 24 ore.
(*) è un calo del 17,8%, pari quasi ad un -6% annuo
- Sulle sinergie negli acquisti delle grandi marche avendo avuto a che fare con Sainsbury’s all’epoca della centrale di acquisti Sedd posso tranquillamente affermare che non ce n’erano per il fatto che in Gran Bretagna le marche avevano pochissimo peso ed erano quindi ininfluenti (Sainsbury’s non era interessata a fare fronte comune con le aziende della GD continentale contro le grandi marche)
- per quanto riguarda il marchio privato, molto sviluppato in Gran Bretagna, le sinergie sarebbero importanti ma Tesco e Carrefour non sembrano avere la stessa politica. In proposito riferisco il commento – che avvallo – di un amico, via Facebook:
“…Carrefour che – almeno in Italia – sembra puntare a inserirsi nella GD di super qualità. E Tesco che è qualcosa più simile alla Lidl, un posto dove un italiano non comprerebbe mai qualcosa di fresco perché è raccapricciante.”
Niccolò Cesaris, Londra
Il calo della quota di mercato di Tesco a favore di Aldi e Lidl, in Gran Bretagna, negli ultimi anni, è visibile in questo grafico
Prima stesura del 3 Luglio 2018 . Grazie ad Alessandro Capocchi.
Sotto il biglietto da visita di un funzionario di Tesco, quando l’azienda britannica voleva comprare Esselunga.
La quota di mercato delle marche private in Europa, dalla bacheca di Mario Gasbarrino, presidente e a.d. Unes