Redatto il 10 maggio, aggiornato l’11 maggio 2022
Premessa : ChemChina è un colosso controllato dallo Stato cinese.
Oltre a Syngenta (= … la società risulta essere il terzo rivenditore al mondo di semi e prodotti biotecnologici, dietro alla Monsanto (*) e alla DuPont Pioneer.[1] La società conta più di 28.000 dipendenti in oltre 90 paesi nel mondo. Nel 2017 è stata rilevata dalla società cinese ChemChina per 43 miliardi di euro…) possiede anche altre aziende, tra le quali Pirelli.
(*) Bayer, dopo aver acquisito Monsanto nel 2018, ne ha soppresso il nome.
Stop al biologico, polemica sul colosso Syngenta
‘Contro la crisi del cibo fermare il bio’. Coldiretti, attacco a Italia
Redazione ANSA 09 maggio 20220
Fermare l’agricoltura biologica per aumentare le rese produttive e arginare la minaccia di una crisi alimentare globale, aggravata dalla guerra in Ucraina.
La teoria del Ceo del colosso agrochimico di Basilea, Syngenta, Erik Fyrwald, contenuta in un’intervista rilasciata ai media svizzeri e rilanciata dall’agenzia di stampa ATS, provoca uno scossone in Italia, dove è fresca l’approvazione di una legge sul bio. A sollevare il caso è la Coldiretti.
“L’attacco della multinazionale Syngenta al biologico – dice Coldiretti – colpisce direttamente l’Italia che è leader europeo nel numero di imprese agricole bio con ben 70mila produttori e oltre 2 milioni di ettari coltivati”.
I prodotti bio finiscono nel carrello della spesa di quasi due italiani su tre (64%) con le vendite totali che nell’ultimo decennio sono più che raddoppiate tanto che nel 2021 hanno sfiorato il record di 7,5 miliardi di euro di valore, tra consumi interni ed export.
“Oggi l’agricoltura italiana è la più green d’Europa, con 316 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 526 vini Dop/Igp, 5333 prodotti tradizionali regionali censiti lungo la Penisola, la leadership nel biologico e nella biodiversità ma anche il primato della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici irregolari”, ricorda Coldiretti e l’Italia, dice il presidente Ettore Prandini “non può accettare passi indietro”.
In sostanza Fyrwald sostiene che di fronte al fatto che i Paesi ricchi “hanno l’obbligo di aumentare la loro produzione agricola per evitare una catastrofe globale” e che le rese dell’agricoltura biologica possono essere inferiori fino al 50% a seconda del prodotto, “la conseguenza indiretta è che le persone muoiono di fame in Africa, perché stiamo mangiando sempre più prodotti biologici”, senza contare il gran consumo di terra del bio, produzione di Co2 e alti profitti per il fatto che i consumatori sono pronti a pagare molto di più per gli acquisti bio.
“A decidere cosa produrre non può essere di certo la cinese Syngenta“, dice Prandini, multinazionale acquistata nel 2017 per 43 miliardi di dollari dal colosso cinese ChemChina, il quale nel frattempo si è unito con Sinochem, dando vita a una holding petrolchimica da 150 miliardi di dollari, e con un tentativo fallito dalla multinazionale cinese di acquisire in Italia la Verisem. L’aumento del quantitativo delle produzioni, conclude il presidente di Coldiretti “deve essere ottenuto salvando aziende e stalle”.
Conclusione del sottoscritto:
“Nulla di nuovo sotto il sole”:da sempre le aziende produttrici di pesticidi provano ad ostacolare il biologico.
E praticano un lobbying aggressivo.
In proposito leggi anche : Le pressioni di Bayer per condizionare lo studio sui pesticidi killer delle api
Ma a prescindere dal lobbying il sig. Fyrwald si “dimentica” un punto fondamentale : in tutto il mondo, tre quarti dei terreni agricoli vengono utilizzati per allevare animali o per le colture che servono a nutrirli.
Syngenta usa il biologico come “arma di distrazione di massa”?
Sembrerebbe di sì.
Anche perchè l’ Italia, grande produttore di biologico, non è tra i paesi che inquinano di più al mondo ( e non è neanche una potenza agricola mondiale).
Tra i quattro paesi che inquinano più ( i primi tre sono USA, Cina, Russia) è il Brasile che è il quarto che ha avuto un espansione agricola fortissima dagli anni ’90 ad oggi :
- il Brasile è uno dei più grandi produttori agricoli al mondo (da da mangiare a 800 milioni di persone). Fonte
- l’espansione agricola è la principale causa di deforestazione .
- la deforestazione record che sta colpendo l’Amazzonia ha come obiettivi : l’estrazione illegale dell’oro, gli allevamenti di carne e la coltivazione della soia. Altro che biologico!
Kilian Baumann, un agricoltore biologico bernese e presidente dell’associazione dei piccoli agricoltori, su twitter ha definito l’intervista a Fyrwald “grottesca”: “Sta difendendo il suo fatturato perché gli agricoltori usano meno fitofarmaci. Non è la produzione biologica che promuove il consumo di terra, ma la fame di carne” ha scritto il contadino.
Sull’impostazione sementiera della frutta e verdura puoi leggere : NESSUNO TOCCHI LA NATURA – Il tempo delle mele (imperfette).
N.B.: il gigante cinese è molto presente in Italia: sotto Il pomodoro camone di Syngenta (ChemChina).



