Redatto il 20 ottobre 2020, aggiornato il 12 febbraio 2024
Ecco perchè gli agricoltori stanno manifestando, oggi, nel 2024:
Questo pezzo è il seguito di “Presa Diretta – Il prezzo ingiusto”: perchè ho parlato. Nella filiera Agroalimentare (“dal campo allo scaffale”), Ristorazione e GDO mostrano le quote maggiormente in crescita sia nel Fresco che nel Trasformato
Executive summary
Il documento analizza la distribuzione del Valore Aggiunto ( Il valore aggiunto – anche abbreviato VA- in economia è la misura dell’incremento di valore che si verifica nell’ambito della produzione e distribuzione di beni e servizi finali grazie all’intervento dei fattori produttivi (capitale e lavoro) a partire da beni e risorse primarie iniziali) tra i player della filiera Agroalimentare dal 2009 al 2018 attraverso l’incrocio di report pubblici e bilanci. Un’estensione delle analisi al 2019 non è stata possibile a causa della proroga alla data di approvazione dei bilanci concessa conseguentemente alla pandemia del Covid-19 e della conseguente non disponibilità di dati finanziari
Dalle analisi emerge che:
- Tra i player della filiera Agroalimentare, sono state la Ristorazione e la GDO a crescere maggiormente – tra il 2009 e il 2018 – in quota di valore aggiunto della filiera Agroalimentare rispettivamente di +2,4 pp e +1,8 pp
- Al contrario, l’Agricoltura e l’Industria alimentare hanno visto la propria quota di V.A. calare rispettivamente di -4,6 pp e -0,5 pp, con il resto del loro calo assorbito dalla leggera crescita di Intermediari e grossisti (+0,2 pp) e dell’Altro Retail (+0,7pp)
Redatto il 20 ottobre 2020, aggiornato il 1° febbraio 2024
Ecco perchè gli agricoltori stanno manifestando oggi, nel 2024:
I trend di guadagno di quota della Ristorazione e della GDO sono confermati anche analizzando nel dettaglio le filiere del Fresco e del Trasformato:
- Nel Fresco, Ristorazione e GDO guidano la crescita di quota (rispettivamente con +3,0 pp e +2,2 pp) a fronte di una rilevante perdita di quota dell’Agricoltura (-6,3 pp). Sono in lieve crescita i settori di Intermediari e Grossisti (+0,3 pp) e dell’Altro retail (+0,8 pp)
- Nel Trasformato, Ristorazione e GDO confermano il proprio trend di crescita, seppur in misura minore rispetto al Fresco (rispettivamente, +1,9 pp e +1,4 pp), a fronte di quote stabili per Intermediari e Grossisti e per l’Industria alimentare e di un calo di quota dell’Agricoltura (-3,9 pp). Si presenta infine in leggera crescita l’Altro retail (+0,6 pp)
Il principale effetto negativo del Covid-19 è atteso sulla quota di Valore Aggiunto della Ristorazione a lungo colpita dalle politiche di lockdown e dai protocolli implementati conseguentemente alla pandemia.
Valore aggiunto agricoltura (2009- 2018) : – 4,6%.
Scomponendo prodotti agricoli freschi e trasformati si arriva a questi risultati:
- – 6,3% per i freschi (es. le fragole o le melanzane comprate al supermercato o al negozio sotto casa)
- – 3,9% per gli alimentari trasformati (es.: pelati)
OC&C strategy consultants e Long Term Partners
23 settembre 2020
Conclusione : se va avanti così l’agricoltura rischia di morire e con essa parte del “savoir faire” italico nel food.
Vediamo citata sui giornali, sui social, in tv “La difesa del made in Italy” quasi tutti i giorni ma ci vorrebbero dei fatti, non più tante “belle parole”.
Attendiamo fiduciosi le istituzioni e le associazioni (dopo aver stimolato – ampiamente – il dibattito).
Quasi quattro anni dopo, nel 2024, possiamo affermare che non è successo assolutamente nulla di strutturale . Nel 2020 avevamo proposto a Coldiretti e a Confagricoltura di instaurare un Osservatorio dei prezzi e dei margini della filiera ma la creazione di questa istituzione non è stata presa in considerazione.
In Francia, nel 2024, il movimento si sta calmando, poichè è stato promesso agli agricoltori un miglioramento della loro remunerazione mentre in Italia permane molta rabbia contro i sindacati, come Coldiretti.
N.B. : questo è il mio punto di vista, da ex distributore. Ci sono , ovviamente, altri aspetti che non tratto: 1) maggiori aiuti UE ad aziende a superficie più ampia, 2) accordi di libero scambio, 3) concorrenza sleale.
Leggi anche : un’altra agricoltura è possibile



