di Andrea Montanari
Il gruppo Messaggerie Italiane si apre al mercato, per lo meno in fatto di governance. La holding che controlla le attività di Emmelibri (distribuzione) e Gems (Gruppo editoriale Mauri Spagnol), secondo editore italiano per quota di mercato trade alle spalle di Mondadori, di recente ha deciso di modificare parte della composizione del consiglio d’amministrazione facendo entrare nella stanza dei bottoni figure terze, esterne e indipendenti.
Si tratta di tre new entry che rispondono ai nomi di Giuseppe Caprotti, figlio di primo letto del fondatore di Esselunga, Bernardo, al suo primo incarico formale dopo la definizione della cessione della quota di minoranza nel gruppo della gdo e Livia Amidani Aliberti, consigliere di Cdp, membro del board di Unicredit Bank Austria e sindacato di Recordati. Questi consiglieri si vanno ad aggiungere ai rappresentanti dei soci, all’economista Lucrezia Reichlin e al presidente di Long Term Partners, Marco Costaguta.
Il board resta guidato dal presidente Achille Mauri, mentre la holding è guidata dal vicepresidente e consigliere delegato Stefano Mauri, affiancato da Alberto Lucioli Ottieri (medesimi incarichi) e da Roberto Miglio, consigliere delegato e dg. La holding ha distribuito un dividendo di cinque milioni.
Note : Marco Costaguta è stato uno dei miei advisor nella vendita della mia quota di minoranza in Esselunga.
Avevo già lavorato per il gruppo Messaggerie nel passato, nonostante ci fossimo trovati contrapposti precedentemente nella vicenda “sconti dei supermercati sui i libri”, all’antitrust capitanata da Giuliano Amato, negli anni ’90.



