Prima si sono ritirati Zhang Yiming, fondatore di ByteDance, poi Su Hua ceo di Kuaishou.
Poi è uscito di scena da Pinduodo Colin Huang, il suo fondatore. Come Jack Ma, fondatore di Alibaba, si è dimesso da presidente di Ant Group.
JD.com era un pò un’eccezione nel settore big tech cinese, finito nel mirino delle autorità antitrust.
E questo lo si vede dal fatturato di 149 miliardi di $ (2021) che ha messo a segno un + 27,6%.
Ma Richard Liu ha comunque deciso di prendere le distanze dal potere diretto, rimanendo azionista dell’azienda che aveva fondato circa 20 anni fà (FT 8 Aprile 2022).

Ciò detto la stretta sulle big tech cinesi sembra esser stata allentata poichè quattro giorni dopo Pechino ha autorizzato , dopo nove mesi, quarantacinque (45) nuovi giochi online dopo aver, a lungo, dato segnali negativi a tutto il settore, i cui titoli, come quelli dell’e-commerce cinese, avevano preso delle sonore batoste.
Difficile continuare ad affossare settori così importanti per l’economia con la guerra in Ucraina e soprattutto con il duro lockdown di Shanghai, per Covid.
Tra i più grandi produttori al mondo di software per giochi vi è la cinese Tencent, che però non ha beneficiato di queste nuove autorizzazioni.



