Redatto il 5 luglio, aggiornato il 13 luglio 2023
Casino , dopo essersi disfatta dell’insegna Assai Acatadista, che fa commercio all’ingrosso ha deciso di liberarsi delle filiali sudamericane, In Brasile, Colombia, Uruguay e Argentina.
Queste unità rappresentano la metà del suo fatturato, con trequarti dei suoi effettivi, 150’000 collaboratori su 200’00 – circa – nel mondo.
Al centro della questione sembra esserci Abilio Diniz e la sua ex catena di supermercati, Pao de Acucar, il cui posizionamento è molto simile a Monoprix in Francia: più cara della media ma con un’offerta qualitativa diversa dal resto della GDO.
Il nome Pao de Acucar ha un doppio senso perchè è il soprannome della montagna che sovvrasta Rio de janeiro e vuol dire pan di zucchero: l’avventura del padre di Abilio Diniz inizia con una pasticceria nel 1948. Il primo supermercato verrà aperto due anni dopo l’Esselunga di viale Regina Giovanna, nel 1959.
Sotto: il reparto frutta e verdura di un punto di vendita Pao de Acucar, oggi.

Tre i fatti che colpiscono :
- potrebbe essere la rivincita di Abilio Diniz, figlio del fondatore della catena Pao du Acucar, che era stato “buttato fuori dalla sua azienda nel 2012” dall’attuale padrone e ceo di Casino, Jean-Charles Naouri, a riprendersi l’insegna. Diniz possiede oggi l’8,4% del Gruppo Carrefour e il 12% del gruppo GPA che controlla Pao de Acucar (700 negozi e 37’699 dipendenti).
- analisti francesi qualificati considerano la possibile operazione di Diniz “un suicidio”, poichè Carrefour Bresil, che va molto bene, ha però il corso delle sue azioni “in caduta libera”, dopo aver acquistato la filiale locale di Walmart (1).
- ma quello che colpisce di più è che l’estero, per Casino valeva il 68% dell’EBIT (risultato operativo): la decisione, per evitare “il baratro” del default non sembra assolutamente razionale. Ma poi se si guarda il debito (2) è sicuramente quella dove il rialzo dei tassi sul debito incide maggiormente. Le Monde, il 6 luglio, Casino definisce sull’argomento un morto vivente, uno “zombie“,
(1) anche se il corso delle azioni GPA è salito del 14% da quando Casino ha annunciato di volerla vendere
(2) il debito che era sempre stato dichiarato come pari a 6,4 miliardi oggi sembra essere pari a 7,6 miliardi di €
Diniz, che potrebbe essere affiancato dalla figlia, Ana Maria Diniz che avevo conosciuto quando “ronzavano” entrambi intorno ad Esselunga, per ora tace anche se probabilmente sta parlando con gli uomini d’affari e le aziende che stanno per sostituire Naouri. E il cui obiettivo è quello di trovare un accordo entro il 27 luglio.
Quel che è chiaro è che:
- il sogno di un impero mondiale di Jean -Charles Naouri per Casino è definitivamente tramontato.
- in questo settore le competenze finanziarie non bastano, come aveva già dimostrato il caso Sears ; della “Amazon del XX° secolo“, con più di 300’000 dipendenti, oggi rimangono solo 11 punti di vendita.
Per completare il quadro puoi leggere :
- Francia, Casino sull’orlo della bancarotta. Due gli acquirenti in lizza
- Casino : piano per assumere 2500 persone e aprire 2000 nuovi punti di vendita in franchising
- Carrefour acquisisce Cora e Match
Ps. : ironia della sorte vuole che negli ultimi mesi all’Euro Stoxx 50 il settore “vendita al dettaglio” sia uno dei più performanti (mentre il titolo di Casino è crollato).



