Alexandre Bompard è diventato a.d. da poco e il 22 gennaio 2018 ha rivelato i suoi obiettivi che sintetizziamo in:
- riduzione dell’assortimento del 10%
- riduzione del 5% delle superfici degli ipermercati (= 100’000 mq. in meno)
- sviluppo digitale: e-commerce sotto un unica insegna (Carrefour. fr). Investimenti per 2,8 miliardi in un settore dove Carrefour è stata definita “un nano”, pur fatturando 1,2 miliardi di €i Francia. Apertura di 170 drive, sempre in Francia. Carrefour punta- nell’ e-commerce – a un fatturato pari a 5 miliardi di € (oggi Amazon ne fattura 8).
- sviluppo della rete di superette (previste 2000 aperture nell’arco di alcuni anni)
- sviluppo del biologico, con l’obiettivo di venderne per 5 miliardi di €.
Alcuni progetti, come Carrefour Bon App, verranno abbandonati.
Dei 2’400 licenziamenti abbiamo già parlato (anche se i sindacati temono che i licenziamenti sarebbero invece 5’000…)
come abbiamo già accennato anche all’alleanza con Tencent in Cina
Qualche riflessione pratica, susseguente a delle visite in negozio:
da “semplici clienti” non possiamo non notare parecchia confusione nei punti di vendita Carrefour (che sono comunque migliorati moltissimo rispetto al passato).
Tre appunti:
- cosa ci fanno dei formaggi da 1 o 2 € in un punto di vendita come quello di Citylife che non dovrebbe essere un discount, vista la zona e gli allestimenti interni premium (di alta qualità)?
- perché l’acqua tonica si trova distante dal gin. E come mai ci sono toniche raffinatissime e gin poco pregiati?
- la ghettizzazione del biologico e del salutistico (veg,” senza”, etc), con un’area dedicata e definita, non ha senso : per dare un raffronto l’Italia produce per 5 miliardi di €, una cifra uguale agli obiettivi di Carrefour, in Francia…
La tendenza salutistica è ormai mainstream, una corrente inarrestabile, che ha investito e investirà sempre di più tutta la distribuzione, anche in Italia.
I “ghetti” sono controproducenti per il semplice fatto che quando i settori esplodono (ed è il caso ora..) :
- gli articoli escono naturalmente dal settore contrassegnato (es.: in una nota catena milanese è così: corsie contrassegnate ma articoli un po’ ovunque)
- oltre alla confusione per il cliente le attrezzature ad hoc, i cartelli, etc. diventano assolutamente inutili. Un costo e basta
Sono solo 3 esempi, potrei continuare a lungo…
l’a.d. A. Bompard ha una bella sfida davanti a sé.
Prima stesura: 27 gennaio 2018



