Il fatturato di Carrefour, l’anno scorso, non è andato male.
Anzi, senza contare la benzina, è salito del 3% a 85,7 miliardi di €.
Ma Le Monde parla di “gigante della distribuzione in difficoltà” perchè se Carrefour ha inventato l’ipermercato, il suo format di vendita predominante sembra essere sempre più in crisi:
in Francia il fatturato degli ipermercati è in calo da fine 2015.
E il primo trimestre 2017 ha messo a segno un -1,6%.
I segnali di difficoltà , nel comparto, sono visibili anche in Italia.
I problemi nel non food vengono dalla concorrenza degli specialisti (brico, garden, pet etc) , di altre catene come Leclerc, Casino, Auchan con i suoi “drive”, ma anche da Amazon che fattura 8 miliardi di € ed è – di gran lunga – il primo distributore on-line.
Nel food Carrefour subisce invece la concorrenza dei discount come Lidl e degli specialisti di prodotti biologici.
Carrefour ha 380’000 dipendenti. Con 116’000 persone è il primo datore di lavoro francese, in Francia.
Il nuovo a.d., Alexandre Bompard, che proviene dalla Fnac e prenderà il posto di George Plassat il 17 luglio 2017, non avrà vita facile…
Ironia della sorte Carrefour era stata tra le prime catene nella distribuzione mondiale, con Coop Schweiz, a lanciare la propria linea di prodotti bio negli anni ’90, ispirandoci nel lancio di Esselunga Bio.
Sotto il biglietto da visita di Chantal Jaquet con la quale avevamo lavorato ai tempi del Cambridge Consortium (= Esselunga con Delhaize, J. Sainsbury’s, Marks and Spencer Carrefour, Migros, Superquinn) costituitosi per ottenere chiarezza nell’etichettatura dei prodotti contenenti ogm.
Personalmente ho lavorato come operaio per Carrefour Brasil nell’estate del 1979.


