Redatto l’11 aprile, aggiornato il 22 settembre 2025
Premessa: cos’è un marketplace?
Genericamente una piattaforma dove vengono venduti articoli di terzi fornitori (es. : sulla piattaforma di Amazon puoi acquistare un DVD da Amazon o da una videoteca).
Il marketplace è stato inventato da Alibaba e copiato da Amazon.
Per essere più “tecnici” e spiegare meglio prendiamo Amazon: il marketplace riguarda i venditori terzi (3P- third party sellers).
Esistono tre livelli di partnership tra venditori e Amazon.
Un venditore di prima parte (1P) è un produttore di marca che vende i suoi prodotti direttamente ad Amazon, che poi li vende all’acquirente. Tali prodotti sono etichettati come “Spediti e venduti da Amazon.com”.
Un venditore di seconda parte (2P) è il tipo di venditore che si affida alla partnership del distributore per la spedizione dei propri prodotti. Questo avviene quando un marchio vende a un partner di distribuzione e il rivenditore acquista da quel partner. Tali prodotti sono etichettati come “Venduti dal marchio, spediti da Amazon”.
Un venditore terzo (3P) usa Amazon come marketplace per vendere direttamente agli acquirenti.
E’ il caso, ad esempio, di moltissimi piccoli rivenditori specializzati.
Le fees variano a seconda dei settori . Forse, con più offerta, potrebbero scendere.
E adesso parliamo di Lidl con un estratto da GDOWeek (la mia conclusione la trovate in fondo):
Rivoluzione nell’e-commerce: Kaufland arriva in Italia e sfida Amazon
Kaufland, colosso tedesco della grande distribuzione appartenente al Gruppo Schwarz (che controlla anche Lidl), ha annunciato l’arrivo del proprio marketplace online in Italia. A partire dalla fine dell’estate, i consumatori italiani potranno accedere a Kaufland.it, una piattaforma che offrirà milioni di prodotti suddivisi in oltre 6.400 categorie merceologiche, spaziando dall’elettronica all’arredamento, dagli articoli per la casa e la cucina fino allo sport, la moda e i prodotti per l’infanzia. Con questa mossa, l’azienda punta a inserirsi nel mercato italiano dell’e-commerce con un modello generalista capace di competere con i principali attori globali del settore.
Il progetto fa parte di un ambizioso piano di espansione internazionale che vede il marketplace di Kaufland già operativo in Germania, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia e Austria, e che, oltre all’Italia, prevede anche il lancio in Francia entro la fine dell’estate. Proprio quest’ultimo è il terzo mercato e-commerce più grande d’Europa, a conferma della strategia mirata del gruppo. Kaufland vanta già numeri di rilievo in Germania, dove il marketplace conta 32 milioni di visitatori mensili e oltre 45 milioni di prodotti disponibili, risultando tra le piattaforme di vendita online più frequentate del Paese.
Il modello di business adottato da Kaufland prevede la collaborazione con rivenditori terzi, che offrono i propri prodotti direttamente sulla piattaforma mantenendo visibilità del proprio marchio. I clienti ricevono la merce direttamente dal venditore, ma possono contare sull’assistenza clienti di Kaufland, disponibile in lingua italiana. Il sistema è pensato per garantire trasparenza e semplicità d’uso, con informazioni chiare sul venditore e sulle condizioni di acquisto. Le modalità di pagamento accettate includono opzioni molto apprezzate dagli utenti digitali, come PayPal, carte di credito e formule di pagamento dilazionato.
Elemento centrale del progetto è la piattaforma Kaufland Global Marketplace, sviluppata internamente come soluzione all-in-one per i venditori. Con una sola registrazione, gli operatori possono vendere in tutti i Paesi coperti dal sistema, gestendo da un’unica interfaccia cataloghi, ordini e dati prodotto. Il marketplace offre inoltre strumenti avanzati per favorire la crescita dei rivenditori, tra cui la traduzione automatica dei contenuti, la gestione dei pagamenti in valuta locale e un servizio clienti multilingua. Grazie a questa infrastruttura, i venditori hanno la possibilità di raggiungere fino a 140 milioni di potenziali clienti europei entro la fine dell’estate…
D’altronde Lidl aveva già confermato la sua leadership con il progetto sull’AI.
La cosa incredibile è che Lidl conferma il lancio di una rete europea di marketplace che ad oggi non distribuisce cibo ma potrebbe farlo nel futuro perchè Amazon sta testando un marketplace per i prodotti alimentari. Questa mossa potrebbe sparigliare definitivamente le carte.
E quando mi chiedono alle presentazioni del mio libro “Le ossa dei Caprotti”, cosa avrei fatto in Esselunga se vi fossi rimasto, dico sempre che avrei sviluppato il markeplace, visto che avevo sviluppato una libreria on-line e che mi stavo attrezzando per vendere anche farmaci in rete.
Conclusione: il futuro del nostro commercio, tramite l’e-commerce, rischia di parlare americano, tedesco e cinese.
Questo articolo è nella sezione geopolitica perchè il commercio elettronico ha un peso importantissimo anche nelle vicende interne della politica europea, come dimostrano:
- il caso Tik-Tok in Romania
- il fatto che nella prima metà di quest’anno, Temu abbia attirato una media di 115,7 milioni di europei sulla sua piattaforma ogni mese
- La chiusura dei confini tra Polonia e Bielorussia finisca per influire sul commercio UE- Cina
P.S. Kaufland-Lidl apre il suo marketplace anche in Italia e fa concorrenza ad Amazon sul non food.
Sotto : un reparto food di Kaufland



