Il 3 agosto leggo questo articolo su Il Sole 24 Ore.
Il Sole, nel titolo, riprende i dati, su “stime” del Codacons ma poco più sotto i dati Visa sembrano dire il contrario..
Ammettiamo pure che i dati siano negativi ma rimangono molti dubbi su come vengano elaborate le stime del Codacons:
quali sono le sue fonti?
Probabilmente riporta dati di terzi, come era già successo in “Il Natale peggiore degli ultimi anni?”, senza citarli.
E forse , ancora una volta, avendo canali preferenziali con le cooperative, da semplicemente un’anticipazione del rapporto Coop, uscito il giorno successivo
Questo rapporto è decisamente interessante perchè Marco Pedroni (foto sotto), presidente di Coop Italia, afferma che:
“a parità di rete, persino i discount mostrano i primi segnali di difficoltà delle vendite” (*).
Ma quel che colpisce veramente è come Il Sole abbia preso per buone le “stime” di Rienzi.
(*) non so quali siano le fonti di Pedroni perchè non mi risulta che i discount rilascino dati a chicchessia.
Comunque l’affermazione rimane interessante perchè Pedroni, vista la sua posizione, ne sa molto più di me di dati e di mercato.
Un esempio virtuoso di quali dovrebbero essere le fonti giornalistiche ce lo da Repubblica il 2 settembre, citando la società di rilevazione IRI e “dati aziendali” (molto probabilmente di Conad per la quale Repubblica fa uno “spot”..).
La marca del distributore. Una questione di fiducia
Il giro d’affari nel 2013 ha toccato i 9,6 miliardi di euro, raggiungendo una quota di mercato del 18,7 per cento e la leadership in 105 delle 435 categorie in cui compete. Ma per continuare a crescere non basterà più il rapporto qualità-prezzo
9,6 miliardi di euro di giro d’affari; 18,7 per cento di quota media di mercato (in crescita); leadership in 105 delle 435 categorie in cui compete; 21,4 per cento di pressione promozionale (sul valore delle vendite); 14,1 per cento la quota di assortimento; dal 10 al 36 per cento la quota di vendite nelle varie insegne della grande distribuzione.E’ l’identikit della marca del distributore (largo consumo confezionato in iper, supermercati e piccolo libero servizio) a fine 2013. (fonte: Iri e dati aziendali). Una marca per la quale le previsioni a tre anni indicano una quota di vendita del 23 per cento. Ma anche con una relazione di fiducia con il consumatore che, in base ad un’indagine Cermes – Università Bocconi sui consumatori, ha maturato aspetti di criticità se raffrontata al 2007, anno di inizio della crisi.Nel 2007, 26 consumatori su 100 acquistavano prodotti di una marca di fiducia; nel 2014 si sono ridotti a 19. I consumatori che ne avevano due o tre sono passati da 57 a 50, mentre sono cresciuti quelli che non hanno mai fatto riferimento ad una marca specifica, da 17 a 31.A ruota è andato in crisi anche il punto di vendita collegato alla marca del distributore. Tra 2007 e 2014 si è assottigliata la forbice tra coloro che hanno cambiato nell’ultimo mese e coloro che non hanno cambiato: se nel 2007 erano, rispettivamente, 10 e 90, nel 2014 l’indicatore di fiducia si è spostato a favore di coloro che hanno cambiato, 20, rispetto a quanti invece sono rimasti fedeli, 80.
Segno tangibile che per “tenere” un consumatore servono non solo un ottimo rapporto tra qualità (a salire) e prezzo (a scendere) della marca del distributore, ma anche politiche di marketing molto più avvedute a cui non siano estranei localismo, assortimenti esclusivi, marginalità, pressione promozionale, mercati di volumi e di nicchia, efficacia dei volantini (cartacei ed elettronici). Magari guardando all’Europa, dove la quota di mercato della marca è molto più “aggressiva” che non in Italia: Spagna 43,3 per cento, Gran Bretagna 33,1 per cento, Francia 31,5 per cento, Olanda 30,9 per cento, Germania 23,5 per cento…
Nel 2013 le vendite di prodotti Conad sono cresciute del 17 per cento rispetto all’anno precedente – con un mercato che è cresciuto, a totale Italia iper e supermercati, del 5 per cento – e hanno generato un fatturato di 2,35 miliardi di euro confermandosi componente fondamentale del bilancio del gruppo. Gli aumenti più significati di quota si registrano nel comparto salumi e formaggi, oltre che nel fresco industriale. La marca commerciale cresce in tutte le categorie merceologiche in cui compete: è leader nel 38 per cento, mentre occupa la seconda posizione in un altro 30 per cento.Negli ultimi cinque anni la marca Conad ha raggiunto una quota interna sul Largo Consumo Confezionato del 26,5 per cento (+1,8 punti percentuali rispetto al 2012), 7,5 punti percentuali sopra il totale Italia (19 per cento), garantendo una qualità da leader con una convenienza del 25-30 per cento.2
Articolo segnalatomi da Francesco Pugliese, a.d. di Conad, nella foto sopra.
Se poi cerchiamo di capire cosa sia e chi rappresenti il Codacons (fonte Guida Consumatore – vedi sotto – ma anche Wikipedia) vediamo che le associazioni sono tante ma il Codacons (con l’Aduc e il Movimento Consumatori) non fornisce dati sulla sua base associativa e su come lavori per effettuare le sue stime.
Associazioni consumatori
“Le Associazioni di tutela dei consumatori sono delle organizzazioni che svolgono il compito di salvaguardare e difendere gli interessi dei consumatori. Si occupano, quindi, di proteggere i loro diritti nei confronti di aziende e multinazionali. Il consumatore ha il dovere di essere protetto da qualcuno e può rivolgersi alle associazioni dei consumatori per le sue necessità. I diritti dei cittadini vanno sempre rispettati. Ecco una guida facile e completa per capire cosa sono e cosa offrono queste associazioni.
Definizione di “consumatore”
Prima di analizzare le associazioni dei consumatori, è necessario conoscere innanzitutto cosa si intende con il termine consumatore. L’art. 3 del Codice del Consumo definisce il consumatore come “la persona fisica che agisce per scopi estranei all’attività imprenditoriale o professionale eventualmente svolta”.
Sulla figura del consumatore sono state attribuite diverse definizioni. Vediamo quali sono le principali. Può essere definito come la controparte non professionale dell’impresa. Un’altra definizione è quella che definisce il consumatore come la controparte contrattuale che necessita di essere tutelato nel momento in cui effettua una contrattazione. Oppure il destinatario di una tutela contro gli abusi dove il destinatario stesso può essere oggetto sia prima della fase di contrattazione, sia al termine della fase di contrattazione.
Cosa sono le associazioni dei consumatori
La nascita della prima associazione risale al 1955. Inizialmente, in Italia non erano previste delle leggi in grado di tutelare l’interesse del consumatore e proprio per questo si sentì l’esigenza di creare normative in grado di garantire al consumatore i suoi diritti. Una volta ottenute le leggi in materia di tutela, le associazioni dei consumatori cominciarono a diffondersi. Attualmente, esistono diverse associazioni in tutta Italia, in grado di fornire determinate informazioni agli utenti che vi si rivolgono.
Le associazioni dei consumatori si occupano di diversi settori: si parte da quello delle assicurativo, ambientale, alimentare, fino ad arrivare ad associazioni che si occupano della giustizia, di internet e della sanità. Il consumatore, si rivolge ad una di queste associazioni, nel momento in cui viene a mancare un suo diritto. Pensiamo, ad esempio, ai casi di aumento progressivo dei prezzi, oppure di cibi scaduti. Casi in cui, il più delle volte, ci si rivolge ad associazioni dei consumatori.
E’ bene sottolineare che ci si può rivolgere alle associazioni dei consumatori anche nel caso in cui si hanno domande e dubbi relative ad esempio all’acquisto di un prodotto. Quindi, non ci si rivolge solamente quando non si viene “rispettati”. In questo caso, sono predisposti degli appositi sportelli che forniscono proprio assistenza e informazione al consumatore. Devono essere in grado di indicare al consumatore la strada più opportuna da seguire. L’informazione è fondamentale. Bisogna far presente al consumatore che per ogni valido motivo occorre rivolgersi ad una di queste associazioni. Pensiamo ad esempio all’aumento della frutta praticata dal nostro fruttivendolo. Questo, potrebbe essere un valido motivo per rivolgersi alle associazioni dei consumatori le quali, proprio per la funzione che svolgono, devono essere in grado di risolvere il problema e garantire un miglioramento del servizio offerto al cittadino.
Dove si trovano le associazioni dei consumatori
Le associazioni dei consumatori sono dislocate in tutta Italia con diverse sedi e si possono trovare facilmente sui siti internet. Esistono alcune associazioni presenti solamente su internet, per cui l’unico modo per poter ottenere un accesso è quello on line. Ne esistono, anche, alcune, dove ci si può accedere pagando una determinata somma di denaro, ma non si tratta di cifre esagerate. Al giorno d’oggi, poi, la televisione grazie ai vari programmi televisivi, fornisce informazioni necessarie all’utente per potersi tutelare. Pensiamo, ad esempio, a trasmissioni televisive come “Mi manda rai tre” dove, il cittadino chiama e partecipa alla trasmissione per raccontare la propria storia e chiedere in questo modo un aiuto.
Le varie associazioni si distinguono per settori per cui, il cittadino, a seconda di cosa necessita, prima di rivolgersi direttamente ad un’associazione, deve individuare l’associazione più adeguata al suo punto di vista. Una volta individuato il settore e quindi l’associazione adeguata, deve documentarsi sull’associazione e scegliere l’associazione dei consumatori più vicina a lui. Esistono anche delle associazioni di consumatori situate in piccole cittadine per incoraggiare il cittadino a rivolgersi in caso di bisogno e assistenza. Il consumatore deve sapere come comportarsi nelle varie situazioni.
Associazioni di consumatori in Italia
Le principali associazioni dei consumatori italiane risultanti iscritti all’albo nazionale sono: l’ADOC, l’Adiconsum, l’ACU, l’Adusbef, il Movimento Consumatori, la Codacons, l’Altro Consumo, l’Unione Nazionale Consumatori, l’Aduc. Si tratta di associazioni che forniscono assistenza, tutela e informazioni ai consumatori, difesa dei diritti. Vediamo nello specifico ognuna di queste associazioni.
ADOC
associazione per la difesa e l’orientamento dei consumatori
E’ stata fondata nel 1988 da alcuni dirigenti e lavoratori appartenenti all’Unione Italiana del Lavoro (UIL). L’associazione è composta da
500 volontari, più di 60 avvocati, 130 dirigenti nazionali, regionali e provinciali e circa 100 volontari del servizio civile. Nel 2006 si sono registrati più di 70’000 iscritti all’associazione. L’associazione ADOC è tra i fondatori di Consumers’ Forum e dell’Associazione Europea dei consumatori (AEC). L’ADOC è anche fondatore, insieme ad altre associazioni di volontariato e di promozione sociale, del Forum Nazionale per il servizio civile. Inoltre, nel 2002, in collaborazione con Codacons, Adusbef e Ferderconsumatori, ha formato l’Intesa Consumatori. L’associazione ADOC è impegnata nei seguenti settori: fornisce informazione e assistenza ai consumatori; svolge campagne su una giusta alimentazione; favorisce interventi contro la criminalità e le contraffazioni. Ha svolto anche campagne per la tutela della privacy, per l’abolizione dei canoni rai e telecom, per la tutela dei minori, campagne di solidarietà e sulle discriminazioni sociali. Dal 2003, poi, l’associazione collabora su progetti di solidarietà sociale per il servizio civile chiamati VICO (Volontari Italiani per i Consumatori) dove sono impegnati parecchi giovani che si occupano di fornire assistenza e informazione ai consumatori.
Adiconsum
associazione difesa consumatori e ambiente
E’ nata nel 1987 per mezzo della CISL. Si trova in tutta Italia e dispone di 283 sportelli informativi nelle principali città. L’associazione è formata da 35 operatori, 105 persone che collaborano part-time e volontari. Adiconsum si impegna contro il problema dell’usura tanto da ricevere nel 1998 il riconoscimento da parte del Ministero del tesoro di associazione abilitata a gestire il Fondo di prevenzione usura. Si occupa, anche, di assistenza legale agli associati. L’associazione svolge importanti campagne informative destinate ai consumatori. A livello nazionale, Adiconsum è membro del CNCU (Consiglio Nazionale dei consumatori e utenti), è socio dell’IMQ (Istituto Italiano per il marchio di qualità) ed è membro del Forum del Terzo Settore. A livello internazionale, invece, è membro dell’AEC (Associazione Europea dei Consumatori), collabora con le Direzioni Generali dell’Unione Europea ed è impegnata in progetti informativi con alcune associazioni europee ed extraeuropee.
Acu
associazione consumatori utenti
Si tratta di un’associazione che non ha scopo di lucro, diffusa in tutta Italia con più di 100.000 soci. Il suo scopo è la tutela di diritti dei cittadini e dei consumatori. E’ stata fondata a Roma nel 1984. La sede nazionale si trova a Milano, ma sono presenti altrettanti sedi localizzate in 17 regioni d’Italia. Questa associazione si occupa maggiormente dei settori relativi a prodotti di largo consumo e dei servizi telefonici e telematici, servizi a rete quali energia, acqua e trasporti. Inoltre, è pure attiva nei settori relativi all’assicurazione, bancari e finanziari. L’associazione ACU è socio di Banca popolare Etica e di Sincert. Inoltre è socio fondatore di Fairtrade TransFair Italia, di Agroqualità e Certicommerce, che sono organismi di certificazione. L’associazione è pure in stretta collaborazione con alcune Università (quali Politecnico di Milano, Università della Calabria, di Camerino, di Sannio, di Parma, di Bologna, di Firenze e di Siena) nei progetti di ricerca nel settore dei consumi.
Adusbef
associazione difesa utenti servizi bancari finanziari assicurativi postali
E’, quindi, impegnata in tutti questi vari settori. E’ composta da 110 sedi circa in Italia. L’associazione è anche membro della Federazione Utenti Bancari Europei costituita in collaborazione con altre associazioni di Spagna, Olanda, Francia, Gran Bretagna, le quali collaborano nei settori bancari, finanziari e assicurativi.
Movimento Consumatori
è un’associazione autonoma senza scopo di lucro fondata nel 1985 da parte di un gruppo di cittadini e di esperti con lo scopo di tutelare i diritti dei consumatori. Gli obiettivi dell’associazione sono: tutelare i diritti dei consumatori come il diritto alla salute, alla sicurezza dei prodotti e dei servizi, all’informazione e alla pubblicità; “fare da rappresentanti dei consumatori”; far sì che le istituzioni siano in grado di fornire prodotti e servizi che soddisfano le esigenze dei consumatori; sollecitare i mezzi di comunicazione a fornire un’adeguata informazione sulla tutela dei consumatori; far sì che il consumatore sia a conoscenza dei propri diritti e doveri. Il Movimento Consumatori è membro del CNCU (Consiglio Nazionale dei Consumatori e degli utenti), membro di Consumers’ Forum, membro dell’ICO (Istituto per la Conciliazione) e membro del CEC (Centro Europeo Consumatori). L’associazione svolge anche servizi di consulenza ai consumatori nei settori assicurativi, postali, legali e fiscali, bancari, immobiliari, ecologici, sanitari, turistici e dei trasporti e servizi pubblici.
Codacons
coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori
E’ stato fondato nel 1986 ed è un’associazione senza scopo di lucro nata con lo scopo di tutelare i diritti e i doveri dei consumatori e degli utenti. La principale caratteristica di questa associazione consiste nel fatto che si tratta di un’”associazione di associazioni”. Questo significa che all’associazione fanno parte parecchie associazioni che collaborano per tutelare i consumatori nell’ambito dei servizi pubblici, della giustizia, dei trasporti, della scuola, della sanità, dei servizi finanziari, bancari e assicurativi. Presso le varie sedi del Codacons sono istituiti dei servizi chiamati “Sportello sulla città” dove, gli associati che necessitano di una consulenza legale, possono rivolgersi ad un avvocato su appuntamento. La consulenza è gratuita e non sono ammesse consulenze telefoniche. L’associazione Codacons è tra le associazioni maggiormente conosciute. Tra gli impegni dell’associazione si ricordano: la campagna per la riduzione delle bollette telefoniche, le iniziative a sostegno dell’obbligo di indossare le cinture di sicurezza, la battaglia per l’annullamento degli aumenti dei costi autostradali, le iniziative per ottenere i parcheggi gratuiti a Fiumicino, per la diminuzione della circolazione dei TIR alla domenica. Altre importanti iniziative sono state: le azioni sul divieto di fumo nei locali pubblici per tutelare la salute dei non fumatori (che ha di conseguenza portato all’emanazione della legge antifumo), la chiusura dei centri storici al traffico. Attualmente l’associazione è impegnata in diverse iniziative che hanno come scopo la tutela della salute dei consumatori; la sicurezza dei prodotti e dei servizi offerti agli utenti; fornire servizi di consulenza tecnica e legale ai consumatori.
Altro Consumo
è un’associazione di consumatori indipendente e senza scopo di lucro che conta 300.000 soci. E’ l’associazione dei consumatori più rappresentativa in Italia. Il suo unico scopo è quello di informare e tutelare i consumatori. A livello internazionale Altroconsumo è membro di Consumers International e del BEUC (Bureau Européen des Unions des Consommateurs), un’organizzazione europea che riunisce diverse associazioni dei consumatori. Si avvale di ottimi collaboratori specializzati nel proprio settore (ingegneri, giornalisti, giuristi, medici) che forniscono informazioni e assistenza ai cittadini. Si occupa, quindi, di tutelare i diritti dei consumatori: il diritto dei cittadini ad essere informati, ad essere a conoscenza dei propri diritti, il diritto ad essere sia rappresentati sia ascoltati dalle varie istituzioni, il diritto ad essere tutelati sulla sicurezza, sulla salute e sugli interessi economici. Altro Consumo è finanziato dai soci, abbonati alle riviste dell’associazione, pagando una quota dell’associazione stessa. Solo in alcuni casi, l’associazione riceve contributi pubblici necessari a realizzare determinati progetti. Ai Soci vengono forniti servizi di consulenza del tutto gratuite con avvocati e tecnici sempre a disposizione. Per far sì che le iniziative dell’associazione siano conosciute dai cittadini, Altro Consumo intraprende rapporti con i mezzi di comunicazione partecipando a vari dibattiti in televisione, in radio e sui giornali.
Unione Nazionale Consumatori
è un’associazione di cittadini e consumatori fondata nel 1955. L’Unione Nazionale Consumatori è membro del CNCU, di Consumers’ International, di Consumers’ Forum e del Centro di Studi giuridici su diritti dei consumatori.I Soci appartenenti a quest’associazione sono oltre 45.000. L’associazione svolge servizi di consulenza gratuita. Inoltre, organizza periodicamente convegni, seminari e corsi di formazione rivolti agli operatori giuridici ed economici del mercato.
Aduc
è l’associazione per i diritti degli utenti e consumatori senza scopo di lucro nata nel 1990. L’associazione svolge informazione e servizi di consulenza ai cittadini “.
Link a siti utili per la tutela dei consumatori
Italia.ms
http://www.italia.ms/consumatori.html
Il sito fornisce un elenco delle principali associazioni dei consumatori
Wikipedia.org
http://it.wikipedia.org/wiki/Consumatore
Lo status del consumatore
Adiconsum
http://www.adiconsum.it/
Sito dell’associazione adiconsum
Adusbef
http://www.adusbef.it/
Sito dell’associazione adusbef
Codacons
http://www.codacons.it/
Sito dell’associazione codacons
Guardando le varie fonti su Carlo Rienzi – del quale si capisce solo che è un avvocato di Salerno – sembra proprio che il Codacons e Rienzi (foto sotto, in una manifestazione da lui promossa) coincidano.
E che lui goda semplicemente di entrature “molto importanti” nella GD e nella stampa.
Quindi:
1) occorre sempre verificare accuratamente le fonti dei dati .
Se Il Sole 24 ore prende per oro colato quel che dice Rienzi senza riscontri, succede anche ai giornalisti del Corriere della Sera di dare letture confuse e incomplete di dati riguardanti la GDO (grande distribuzione organizzata), v. in proposito “I dati poco chiari della marca privata” o di riportare notizie “pescate altrove”, senza dichiararlo, vedi in proposito “Il foie gras e l’etica del Corriere della sera”.
2) Per i dati sui SALDI la fonte più affidabile sembra essere il Barometro Cashless.
Gli acquisti con carta di credito hanno segnato un + 3,6% , con il canale e- commerce che è cresciuto del 42,6%!
Dati pubblicati sul Corriere della Sera del 22 settembre 2014.
prima stesura del 5 settembre 2014
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