Codacons, il giovedì 27 dicembre 2012, affermava che questo è stato “il Natale peggiore degli ultimi 10 anni”.
Questo non ci stupisce. Sarà sicuramente stato così . I segnali c’erano già tutti in partenza: alcuni li avevamo evidenziati anche noi (vedi Ferrero).
Quello che invece colpisce è che Codacons non abbia dato una fonte certa quando afferma, ad esempio, che le vendite di alimentari siano aumentate del 5% nelle ultime due settimane prima di Natale. Su cosa si basavano queste affermazioni?
E come mai un quotidiano così autorevole come Il Sole 24 ore riprendeva le affermazioni del suo presidente Carlo Rienzi (nella foto sotto), senza verificarne la fonte?
Se si va a fondo- vedi Il Sole 24 ore del 10 gennaio 2013, “Consumi, l’anno più magro del dopoguerra” – si capisce che la fonte del Codacons era la Coop. Ma allora perchè non citarla?
Di fatto i consumatori hanno aspettato l’ultimo minuto per effettuare le compere di generi alimentari e i saldi di gennaio per i non alimentari.
Comunque a volume, fonte Nielsen, i consumi alimentari nel 2012 hanno espresso un calo in volume pari a – 1,3% e il potere d’acquisto delle famiglie, secondo l’Istat è calato del 4,4% nei primi nove mesi del 2012.
Vedendo quel che sta succedendo nel commercio a gennaio non possiamo che concordare con Rienzi.
E’ molto probabile che il 2012 diventi l'”annus horribilis” dei consumi: a gennaio Nielsen rileva un calo dei volumi del grocery, pari al – 2,4% e, secondo Casa 24 Plus (del 28 feb. 2013) le nuove aperture di centri commerciali nel 2012 sono calate del 24% rispetto al 2011.
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