Redatto il 16 maggio 2018, con un aggiornamento del 19 aprile 2023 e del 24 maggio 2023
Netflix nel 2018 ha raggiunto i 125 milioni di abbonati.
Ciò significa che ha messo a segno un + 16,8% rispetto al 2017, dove era a quota 104 milioni.
Il suo fatturato è cresciuto invece del 43%.
Quest’anno spenderà 8 miliardi di $ in contenuti, dei quali 1 miliardo in Europa, in prodotti locali.
Chi, come il sottoscritto, ha vissuto l’epoca delle videocassette, creando il marchio privato e vendendone a palate, dei film affittati da Blockbuster e anche all’Esselunga, non può che rimanere stupito e affascinato da questo fenomeno che vede la dematerializzazione di molti prodotti fisici del non food degli anni ’90 e 2000.

Maggio 2018
Amazon, per fare un paragone, ha annunciato che 100 milioni di abbonati a Prime usano il suo servizio di video on demand.
Al mondo esistono 700 milioni di abbonati a canali di video on demand, come Sky ma se ci si reca in un albergo americano questi canali non esistono più: c’è solo l’accesso allo streaming…
Sia Facebook che Google non hanno mai nascosto le loro ambizioni nel settore e , infatti, si dice che Netflix potrebbe aessere acquistata da uno di questi giganti.
Di Netflix è stato detto:
“quel che Steve Jobs ha fatto per la comunicazione Netflix l’ha fatto per il divertimento”, perché chi ha un I- phone o è abbonato a Netflix fa parte di una comunità.

A settembre 2022 Netflix, secondo il Wall Street Journal, aveva superato i 223 milioni di abbonati.
Quasi il doppio di quelli del 2018.
E nonostante i deludenti risultati di Netflix in Borsa, di quest’anno (*) penso che la formula dell’abbonamento sia quella del futuro.
Non solo per il gigante dello streaming: “Alla base di questa nuova tendenza c’è un meccanismo di fidelizzazione, che funziona solo se le aspettative che spingono il cliente ad abbonarsi sono continuamente soddisfatte: risparmio di tempo, convenienza economica e comodità nel ricevere l’ordine direttamente a casa, secondo scadenze prestabilite.
Per le aziende (non più solo grandi multinazionali come Amazon o eBay, ma sempre più spesso anche piccole-medie imprese) questo modello di business rappresenta una nuova frontiera che implica un impegno continuo per conquistare la fiducia di nuovi clienti e per rinnovarne la soddisfazione di quelli già acquisiti, con nuove strategie di marketing che prevedono per esempio raccolte punti, sconti, regali. Ma d’altra parte, negli ultimi 10 anni, ha ampliato enormemente il bacino di utenza raggiungibile attraverso il web (social media marketing).”
Interessante , in merito, questa opinione : “c’è da tenere di conto che Apple TV + e Amazon hanno annunciato l’aumento del numero di serie TV prodotte e acquistate per il 2023, ma parliamo di aziende che possono permettersi di tenere il loro streaming in perdita perché le loro vere fonti di reddito sono altrove”.
(*) va però detto che il titolo ha fatto + 17,52% dall’inizio dell’anno (Il Sole 24 ore 15 gennaio 2023).
Per completare il quadro leggi :
Dal noleggio dei DVD allo streaming : le cifre di Netflix (unica azienda del settore a guadagnare).
Mediastorm: vincitori e vinti.
Netflix : la “discountizzazione” funziona
Netflix ha raggiunto i 232,5 milioni di abbonati (19 aprile 2023).
Disney limita le perdite a 659 milioni di $. Wall Street se ne aspettava 850
Netflix blocca la condivisione password in Italia: che cosa succede ora



