Redatto il 30 ottobre 2020, aggiornato il 17 maggio 2025
Premessa:
- Si parte da qui, nel 2019: Auchan : “cronaca di un disastro annunciato”. In Italia vende a Conad
- I dettagli di questa vicenda li trovate, oltre che nell’articolo di Suttora, nel mio racconto e nei link successivi
- Ho conosciuto Mauro Suttora nel 2009.
- Mi ha detto che l’editore per cui lavora attualmente non ha voluto pubblicare questo articolo (*).
- Si trovava solo su un sito ma il link è stato rimosso (2025).
(*) Vedi suo scritto in merito, in fondo all’articolo.
Auchan-Conad-Raffaele Mincione CHE STRANA TRIANGOLAZIONE
L’affaire porta alla vendita della prima alla seconda e al taglio di centinaia di dipendenti con l’aiuto del finanziere indagato per corruzione nel Vaticano-gate e nel mirino dell’Antimafia. Pennellate di capitalismo europeo
Articolo di Mauro Suttora (**)
“Conad, la comunità. Un supermercato non è un’isola. Persone oltre le cose”. Questi sono i rassicuranti slogan con cui la più grande catena italiana di supermercati si presenta ai suoi clienti. Ma dopo l’arresto di Cecilia Marogna, la cosiddetta “dama del cardinale Becciu” accusata di aver speso anche in negozi di lusso mezzo milione dal fondo per la carità del Vaticano, cresce l’imbarazzo fra i soci della cooperativa della grande distribuzione.
Il ruolo di Raffaele Mincione
Da un anno infatti Raffaele Mincione, finanziere di Pomezia, è diventato socio della Conad al 49% nella società che ha rilevato gli ex supermercati Auchan. E anche Mincione è indagato per corruzione nel Vaticano-gate. Nel 2012 acquistò con 25 milioni di fondi di terzi un lussuoso palazzo di Sloane Avenue a Londra, rivenduto due anni dopo alla Santa Sede al triplo del prezzo. Nel 2013 il vicepresidente Enasarco (l’ente previdenziale degli agenti di commercio) si dimise denunciando la gestione dei fondi affidati dall’ente a Mincione. Che si lanciava in operazioni spericolate che pare siano costate una ventina di milioni sulla banca Montepaschi, e poi fallendo scalate da centinaia di milioni a Bpm (Banca popolare di Milano) e Carige (Cassa di risparmio Genova). In luglio a Mincione la Procura Antimafia di Roma ha sequestrato telefonino e ipad.
La famiglia miliardaria Mulliez
Peggio è andata al faccendiere molisano Gianluigi Torzi, arrestato per estorsione: nel 2018 era riuscito a farsi dare dalla segreteria di stato vaticana di cui il cardinale Raffaele Becciu era sostituto (vice del segretario Parolin) altri 15 milioni per farla uscire dalla sfortunata speculazione londinese. Ma come si sono incrociate le strade di Conad e Mincione? Nel 2019 la famiglia miliardaria Mulliez, la terza più ricca di Francia, si disfa della sua catena italiana Auchan (78 iper, 168 super, i negozi Simply), in perdita da anni per 700 milioni dopo averla rilevata da Sma. E Conad, in nome dell’italianità, è fiera di subentrare. Anche perché, a conti fatti, pur di andarsene i Mulliez quasi regalano i supermercati Auchan a Conad.
Il taglio dei dipendenti Auchan
C’è però il problema dei 18mila dipendenti: troppi, da ridurre drasticamente. Almeno tremila esuberi. E i Mulliez non vogliono accollarsi il lavoro sporco. Hanno un’immagine da difendere, perché in Italia controllano ancora le catene Decathlon, Leroy Merlin, Castorama, Brico. Neanche Conad intende intaccare la propria reputazione di ‘responsabilità sociale’, e allora crea una società apposita con Mincione al 49%: al finanziere d’assalto interessano gli immobili che ospitano gli ex iper e supermercati Auchan, valutabili in circa 700 milioni. Con l’aiuto di virus, cassa integrazione e incentivi, l’operazione viene conclusa in pochi mesi: vengono fatti fuori centinaia di lavoratori, spesso donne con famiglia a carico. Convinti alle dimissioni con buonuscite misere, anche di sole tre mensilità. In particolare fra i 900 dipendenti degli uffici centrali Auchan di Rozzano (Milano) è una strage.
Conad è ora la prima in Italia
Ma com’è possibile che manager accorti e sperimentati come quelli Conad si siano portati in casa un personaggio chiacchierato come Mincione? “L’amministratore delegato Pugliese ha compiuto un ottimo lavoro in questi anni, dando a Conad un’immagine unitaria”, dice Luigi Rubinelli, direttore del sito specializzato Retailwatch. “Probabilmente non ha verificato bene le credenziali di Mincione”. Il quale, peraltro, prima dello scandalo vantava proprio le sue entrature in Vaticano come biglietto da visita per farsi strada. Ora, superato lo scoglio antitrust con la vendita di vari supermercati ad altri marchi, Conad ha superato le Coop ed è diventata la prima catena in Italia, con una quota del 18% e ben 17 miliardi di fatturato. Sperando di superare anche lo scoglio Mincione.
(**) Mauro Suttora è stato redattore, inviato speciale e capo degli esteri del settimanale L’Europeo, poi a Oggi, sempre nel gruppo Rcs. E’ stato corrispondente da New York dal 2002 al 2006, collaboratore di Newsweek e columnist del settimanale The New York Observer
Mie considerazioni finali sulle uscite volontarie, sulle cooperative e i sindacati:
Sulle uscite “volontarie” consigliamo il pezzo sotto, di una ex dipendente di Auchan:
“…E’ stata fatta una sorta di terrorismo psicologico, un ricatto vero e proprio!! Incutere timore solo per ottenere più uscite volontarie ma di volontario non c’è assolutamente nulla : se non avessimo firmato entro una determinata data avremmo percepito la metà della quota indicata per i vari livelli, io questo lo chiamo RICATTO..”

Nato a Bologna nel 1962 il modello Conad si articola su tre livelli:
- il primo livello partendo dal “basso” rispetto al cliente rappresentato dai soci titolari dei punti vendita;
- il secondo livello rappresentato dalle cooperative che operano nelle diverse aree del Paese, supportando gli imprenditori associati e coordinando l’attività commerciale a livello territoriale, con servizi amministrativi, commerciali, logistici e finanziari;
- il terzo livello rappresentato dal Consorzio nazionale, che agisce da centrale di acquisto e servizi, si occupa della pianificazione strategica, dell’attività di marketing e comunicazione per tutto il sistema, nonché della produzione, promozione e sviluppo della marca del distributore. Questa centrale di acquisti, con sede a Bologna, nel 2019, pesava per l’11,2% del fatturato di Conad.
Va anche saputo che le società che gestiscono i punti di vendita sono imprese di capitale, le holding sono invece cooperative.
Grazie a questo meccanismo ibrido godono di una minore pressione fiscale rispetto alle imprese di capitale “pure” (studio Onilab).
Da notare che i sindacati sembrano non aver neanche idea di quanti fossero i dipendenti Auchan all’inizio della vicenda (maggio 2019). E non sembrano mai aver avuto il controllo della situazione. Lo si evince in questo articolo.
… Per Davide Foti, segretario generale della Filcams Cgil di Catania e Francesco Munzone, responsabile settore Commercio della struttura sindacale catanese, si tratta di “un triste ma annunciato epilogo. Nel nostro territorio siamo solo all’inizio di una catastrofe all’insegna della perdita di posti di lavoro di tutti degli ex addetti Auchan di Catania. Viviamo una realtà in cui è naturale permettere una affare per circa 1 miliardo di euro ma non curare il conseguente evolversi della vertenza.
A Porte di Catania 54 famiglie vivranno per un periodo in cassa integrazione, ma subito dopo dovranno fare i conti con disoccupazione e crisi sociale. A nostro parere, il modello Conad nulla ha a che vedere dal punto di vista etico morale con il sistema cooperativistico e solidale. Attraverso una politica di cessione modello “scatole cinesi”, al contrario, espelle decine di lavoratrici e lavoratori dai processi produttivi vantandosi nel contempo di averne salvati molti, auto celebrandosi tutori dei dipendenti….
La vicenda termina nel 2025:
- Ex vertici di Conad indagati per corruzione .
- L’indagine sugli ex manager Conad e la «falsa consulenza» da 11 milioni al broker dell’affare vaticano Mincione , in cui si legge : …” Gli inquirenti sottolineano anche un altro aspetto. Per «depistare» sul flusso dei soldi, «i pagamenti corruttivi sono stati investiti in attività tali da ostacolare la ricostruzione della loro provenienza illecita». Qualche esempio? Attività ludiche, come la partecipazione alla manifestazione storica «Mille Miglia». Anzi per gareggiare un’autovettura «è stata acquistata coi profitti illeciti»…(Francesco Pugliese si è molto scioccamente postato un pò ovunque quando partecipava alla “Mille Miglia”, me lo ricordo benissimo).
Nota bene : che non riusciremo mai ad avere un quadro completo e definitivo di questa vicenda che si contraddistingue per la sua opacità, voluta.
Il “pezzo” sotto spiega bene come la nostra stampa nazionale non funzioni adeguatamente.
E aggiungo che i vertici, ora indagati (2025), quando non hanno gradito il miei scritti “mi hanno fatto scrivere dal penalista”, per farmi dissuadere dal farlo, nello “stile” che avevo già sperimentato precedentemente, dopo la mia uscita da Esselunga.
Personalmente avevo risposto per le rime.

Sulle Cooperative puoi leggere
Nella realtà i dipendenti in cassa integrazione sono più di 11’073.
Margherita Distribuzione, gli esodi volontari salgono a 1.302. Il rebus delle cessioni
“L’affaire Raffaele Mincione e BDC e Conad. Una sola domanda: ne valeva davvero la pena?”
“Ho chiuso Retailwatch: ecco perchè”
«Una associazione a delinquere contro la Santa Sede»
Mincione il raider con i soldi del Papa (e su Becciu ed il palazzo, leggi qui).
Conad -Auchan : Conad perde 700 milioni ma dovrebbe averne incassati 1000
Francesco Pugliese e Conad: divorzio confermato
A proposito di “Perché non abbiamo scritto sul caso Conad?”- prima puntata
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Nuovi guai per Raffaele Mincione, ex socio Conad
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Come ho già avuto modo di dire : strano che i soci Conad non sapessero nulla!



