Su questa vicenda potete leggere :
A proposito di Raffaele Mincione, socio di Conad in BDC, trovate questo articolo del 2020 di L’Espresso
Ma la notizia recente è questa:
Fondi Segreteria di Stato: 10 a giudizio in Vaticano. C’è anche il cardinale Becciu
Lo ha deciso il presidente del tribunale vaticano. Coinvolti anche 4 società, prelati, funzionari vaticani e finanzieri
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Sotto : il cardinale Giovanni Angelo Becciu, in fondo Raffaele Mincione Francesco Pugliese, ad Conad

ALESSANDRA BENEDETTI – CORBIS VIA GETTY IMAGES
Con decreto in data odierna, il Presidente del Tribunale Vaticano ha disposto la citazione a giudizio degli imputati nell’ambito della vicenda legata agli investimenti finanziari della Segreteria di Stato a Londra. Il processo avrà inizio all’udienza del prossimo 27 luglio. La richiesta di citazione a giudizio è stata presentata nei giorni scorsi e riguarda personale ecclesiastico e laico della Segreteria di Stato e figure apicali dell’allora Autorità di Informazione Finanziaria, nonché personaggi esterni, attivi nel mondo della finanza internazionale: in tutto si tratta di 10 persone, compreso il card. Angelo Becciu, e 4 società.
A chiedere i rinvii a giudizio, tramite emissione del decreto di citazione, sono stati il promotore di giustizia Gian Piero Milano, l’aggiunto Alessandro Diddi e l’applicato Gianluca Perone.
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Il processo che si aprirà il 27 luglio riguarderà quindi: René Brülhart, al quale l’accusa contesta il reato di abuso d’ufficio; Mauro mons. Carlino, al quale l’accusa contesta i reati di estorsione e abuso di ufficio; Enrico Crasso, al quale l’accusa contesta i reati di peculato, corruzione, estorsione, riciclaggio ed autoriciclaggio, truffa, abuso d’ufficio, falso materiale di atto pubblico commesso dal privato e falso in scrittura privata; Tommaso Di Ruzza, al quale l’accusa contesta i reati di peculato, abuso d’ufficio e violazione del segreto d’ufficio; Cecilia Marogna, alla quale l’accusa contesta il reato di peculato; Raffaele Mincione, al quale l’accusa contesta i reati di peculato, truffa, abuso d’ufficio, appropriazione indebita e autoriciclaggio; Nicola Squillace, al quale l’accusa contesta i reati di truffa, appropriazione indebita, riciclaggio ed autoriciclaggio; Fabrizio Tirabassi, al quale l’accusa contesta i reati di corruzione, estorsione, peculato, truffa e abuso d’ufficio; Gianluigi Torzi, al quale l’accusa contesta i reati di estorsione, peculato, truffa, appropriazione indebita, riciclaggio ed autoriciclaggio.
E le società: HP Finance LLC, riferibile ad Enrico Crasso, alla quale l’accusa contesta il reato di truffa; Logsic Humanitarne Dejavnosti, D.O.O.,
riferibile a Cecilia Marogna, alla quale l’accusa contesta il reato di peculato; Prestige Family Office SA, riferibile ad Enrico Crasso, alla quale l’accusa contesta il reato di truffa; Sogenel Capital Investment, riferibile ad Enrico Crasso, alla quale l’accusa contesta il reato di truffa. Taluni dei reati vengono contestati anche “in concorso”.
Sono emersi elementi anche a carico del card. Giovanni Angelo Becciu, nei cui confronti si procede, come normativamente previsto, per i reati di peculato ed abuso d’ufficio anche in concorso, nonché di subornazione.
“Le indagini, avviate nel luglio 2019 su denuncia dell’Istituto per le Opere di Religione e dell’Ufficio del Revisore Generale, hanno visto piena sinergia tra l’Ufficio del Promotore e la sezione di Polizia giudiziaria del Corpo della Gendarmeria – spiega un comunicato della Sala stampa della Santa Sede -. Le attività istruttorie sono state compiute altresì in stretta e proficua collaborazione con la Procura di Roma ed il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Roma. Apprezzabile anche la cooperazione con le Procure di Milano, Bari, Trento, Cagliari e Sassari e le rispettive sezioni di polizia giudiziaria”.
La difesa di Becciu. “Sono vittima di una macchinazione ordita ai miei danni, e attendevo da tempo di conoscere le eventuali accuse nei miei confronti, per permettermi prontamente di smentirle e dimostrare al mondo la mia assoluta innocenza”. Lo afferma in una nota il cardinale Angelo Becciu, dopo il rinvio a giudizio nell’inchiesta sui fondi della Segreteria di Stato.
“In questi lunghi mesi si è inventato di tutto sulla mia persona – prosegue -, esponendomi ad una gogna mediatica senza pari al cui gioco non mi sono prestato, soffrendo in silenzio, anche per il rispetto e la tutela della Chiesa, a cui ho dedicato la mia intera vita”.
“Solo considerando questa grande ingiustizia come una prova di fede riesco a trovare la forza per combattere questa battaglia di verità – afferma ancora Becciu -. Finalmente sta arrivando il momento del chiarimento, ed il Tribunale potrà riscontrare l’assoluta falsità delle accuse nei miei confronti e le trame oscure che evidentemente le hanno sostenute e alimentate”.
Conclusione:
Per approfondire l’argomento leggi anche : Auchan-Conad-Raffaele Mincione CHE STRANA TRIANGOLAZIONE. A proposito di giornalisti, cooperative e sindacati.
E a guardare tutta la situazione viene sempre in mente questa domanda posta da Luigi Rubinelli : “ne valeva davvero la pena?” (per Conad, ovviamente).
Sulle ulteriori manovre tentate da Mincione e i 48 milioni che gli hanno sequestrato puoi leggere il Corriere della Sera e La Stampa.
Redatto il 3 luglio ed aggiornato il 6 luglio 2021



