Marianne Maire Caprotti

I Caprotti al femminile: mia nonna Marianne Maire, anni ‘20

Marianne Maire, francese di Épinal, era la moglie del nonno Peppino, incontrata mentre studiava in Francia. Non era un carattere facile, ma di lei ricordo soprattutto la dolcezza con cui trattava noi nipotini. Quando, negli anni ’60, i suoi tre figli decisero di rilevare dagli americani della IBEC la loro quota della Supermarket (futura Esselunga), venne in loro soccorso con 300 milioni di lire dell’epoca e la rinuncia a gran parte dei suoi diritti sulla Manifattura Caprotti e sui beni di famiglia che aveva ricevuto in eredità dal defunto marito, aiutandoli non poco nel raggiungere il loro obiettivo.

Violetta Caprotti: mia sorella, e non solo

Mia sorella Violetta nasce un anno e mezzo dopo di me, nel 1962. Siamo quindi abbastanza vicini d’età, e perciò condividiamo gran parte della nostra vita, l’infanzia e gli anni di collegio in Svizzera. Dopo il diploma, consegue nel 1986 la laurea a pieni voti all’Università Commerciale Luigi Bocconi, e dopo qualche tempo approda in Esselunga, dove incontra, anche se con meno violenza, i miei stessi problemi nell’affrontare le difficoltà di Bernardo nell’inserirci nei meccanismi aziendali e l’ostilità della “vecchia guardia” a cui, come al patron, i cambiamenti non piacciono.