Amazon accusata di monopolio

Redatto il 27 settembre, aggiornato il 30 settembre 2023

…The FTC and the states alleged that Amazon violated antitrust laws by using anti-discounting measures that punished merchants for offering lower prices elsewhere. The government also said sellers on Amazon were compelled to use its logistics service if they want their goods to appear in Amazon Prime, the subscription program whose perks include faster shipping times. Such “tying,” the complaint alleges, illegally “restricts sellers’ choices” and “reduces product selection available to Amazon’s rivals.”

The FTC also said sellers feel they must use Amazon’s services such as advertising to be successful on the platform. Between being paid for its logistics program, advertising and other services, “Amazon now takes one of every $2 that a seller makes,” Khan said at a briefing Tuesday. “Amazon is now exploiting its monopoly power to enrich itself while raising prices and degrading service for the tens of millions of American families who shop on its platform and the hundreds of thousands of businesses that rely on Amazon to reach them,” Khan said in a statement.

The FTC said it is seeking a court order “that would prohibit Amazon from engaging in its unlawful conduct and pry loose Amazon’s monopolistic control to restore competition.” The lawsuit says the agency could seek “structural relief,” a term that often means a break up, but Khan declined to say whether the agency would pursue a break-up.

Amazon started as an online bookseller in 1994 and today commands 38% of all online retail in the U.S. It is the world’s largest cloud-computing company and the third-largest digital advertiser by revenue in the U.S. Amazon makes the topselling voice assistant and streaming device and commands 82% of ebook market share in the U.S., according to Codex. That reach gives the company leverage in negotiations with partners, including its third-party sellers…

The Wall Street Journal 27 settembre 2023

Lina Khan, presidente della Federal Trade Commission (antitrust), si è apparentemente preparata per questo caso per anni, salendo alla ribalta con un documento accademico del 2017 in cui avvertiva che Amazon aveva aggirato il controllo del governo e chiedendo uno scioglimento del rivenditore online.

In estrema sintesi la vicenda è questa : Amazon abuserebbe della sua posizione dominante (38% del mercato dell’e-commerce USA) punendo i rivenditori – i 3P sellers – presenti sulla sua piattaforma che offrono sconti ad altri distributori, forzando i fornitori a usare i suoi servizi logistici e la sua pubblicità.

Su ogni 2 $ di ricavi dei fornitori 1$ andrebbe ad Amazon, attraverso contibuti forzosi.

Amazon non rivela se la propria attività di vendita al dettaglio, che ha costituito la genesi della società nel 1994, sia redditizia, ma alcuni analisti hanno ipotizzato che non lo sia. La società ha dichiarato nel 2021 che i venditori di terze parti rappresentavano circa il 60% delle vendite su Amazon (*) e che le vendite di quei commercianti erano “in media. . . più redditizie per la nostra attività rispetto a una vendita al dettaglio su Amazon”. …

Ma il fornitore Boyce, che dice di essere diventato uno dei più venduti di Amazon, ritiene che l’azienda abbia “reso possibile a un ragazzo o una ragazza comune di avviare un marchio dal nulla“. Aggiunge: “Il motivo per cui hanno ottenuto un chiaro dominio sul mercato è perché erano migliori di chiunque altro“.

Amazon infatti  contesta con veemenza la posizione della FTC in quanto ritiene che i consumatori apprezzino la convenienza e l’accessibilità del suo servizio e dei prodotti che vende.

La FTC combatte inoltre per costringere Meta a sciogliere le sue acquisizioni di Instagram e WhatsApp – oltre al suo affondo contro Amazon – e il Dipartimento di Giustizia persegue più casi antitrust contro Google.

Aveva cercato anche, senza successo di bloccare l’acquisto di Activision da parte di Microsoft.

Ovviamente sta facendo le sue valutazioni anche sul caso Albertsons- Kroger e sulle recenti acquisizioni di Aldi negli USA.

(*) non è così, a volte anche il Financial Times può dare dei dati fuorvianti ma si è ormai creato un mito. Per capire meglio il “mondo” del gigante creato da Jeff Bezos, leggi anche:  La differenza tra Amazon e Alibaba