Redatto il 18, aggiornato il 4 settembre 2023
Aldi ha il vento in poppa negli USA, dove, grazie all’amico Charles Fitzmorris si è impiantata nel lontano 1976.
La sua rivale Lidl, invece, vi è da poco (2017) ed è in difficoltà, probabilmente perchè non è riuscita a raggiungere la massa critica per essere profittevole.
Lidl ha sempre imitato Aldi, sin dalla sua fondazione, in Germania ma questa volta non gli sta andando bene.
Aldi, con l’acquisizione di questi 400 supermercati (Winn Dixie e Harvey Supermarkets) finisce per avere una dimensione notevole, passando da più di 2400 discount a più di 2800 tra discount e supermercati (secondo il Financial Times negli USA fattura 37 miliardi di $)
Qualcuno ha notato che non si tratta del core business di Aldi Sud che sarebbe la branch acquirente.
Vero.
Ma Aldi Nord, dal 1979, possiede Trader Joe’s, una catena di supermercati di ottimo livello, dove esprime tutta la qualità della casa madre, nei prodotti a marchio privato.
Forse le due aziende, Aldi Sud e Aldi Nord, separate da decenni, potrebbero trovare una forma di collaborazione nel settore dei supermercati.
Intanto l’acquisizione di Albertsons da parte di Kroger, al vaglio della Federal Trade Commision (antitrust USA), procede con la vendita di alcuni punti di vendita “ridondanti”.
Sotto (WSJ del 17 agosto 2023) si vede come questa nuova entità sarà importante : la sua quota di mercato sarà , se tutto procede al meglio, la seconda degli USA, dopo Walmart, che ha un peso quasi dieci volte superiore ad Amazon, considerando anche Whole Foods.
Se queste due fusioni – Aldi con Winn Dixie e Kroger con Albertsons – andranno in porto il mercato USA cambierà totalmente “faccia”.
Molti se ne stanno accorgendo .

Di seguito trovate infatti la dichiarazione del maggior sindacato USA (che ricordo ben impiantanto alla Dominick’s) :
Il sindacato UFCW si oppone al piano di Aldi di acquisire Winn-Dixie
Il presidente del sindacato Marc Perrone ha affermato che la fusione proposta rappresenta una minaccia sia per i consumatori che per i lavoratori essenziali del settore alimentare.Oggi, la United Food and Commercial Workers International Union (UFCW), che rappresenta 1,3 milioni di lavoratori essenziali nei settori alimentari, confezionamento carne, vendita al dettaglio e altre industrie essenziali in tutto il Nord America, ha rilasciato la seguente dichiarazione in seguito all’annuncio di una fusione tra Southeastern Retail Grocers, Aldi, Winn-Dixie e Harveys Supermarket.Il presidente internazionale dell’UFWC Marc Perrone ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Siamo fermamente contrari alla fusione proposta da Aldi Winn-Dixie e a qualsiasi fusione che consolidi ulteriormente l’industria alimentare, a spese dei lavoratori essenziali, delle nostre comunità e dei clienti. Con l’inflazione alimentare a livelli record, i consumatori hanno bisogno di più scelte, non di meno, e di più accesso al cibo, non di meno. Dato il ruolo dei lavoratori essenziali dei generi alimentari nelle nostre comunità, è inspiegabile che si propongano fusioni che porteranno alla perdita di questi posti di lavoro critici. Come abbiamo visto per decenni, le fusioni nei negozi di alimentari sono una chiara minaccia sia per i lavoratori che per i consumatori.
Il fatto che aziende come Aldi e Winn-Dixie cerchino di nascondere è che quando le grandi catene alimentari si fondono, non solo minaccia la concorrenza, ma porta a salari più bassi, prezzi alimentari più alti e più deserti alimentari per le comunità rurali e sottoservite. Esortiamo la Federal Trade Commission (FTC) a rivedere criticamente questa fusione – soprattutto alla luce della proposta di megafusione Kroger Albertsons – per determinare quali saranno gli impatti negativi per i lavoratori, i consumatori e le comunità”.
Questa nota sembra in parte strumentale, vista la politica dei salari di Aldi.
Quello che spaventa il sindacato è sicuramente il potere che acquisiranno questi due nuovi gruppi, anche perchè Aldi potrebbe comprare i punti di vendita che la FTC (antitrust USA) deciderà di escludere dalla fusione Kroger- Albertsons.
Sotto un l’entrata di un Aldi a New York e un’analisi aggiuntiva del Financial Times.

Il mercato statunitense è stato particolarmente difficile per i distributori del Regno Unito.
Tesco, ad esempio, si è ritirata nel 2013 dopo che la sua catena Fresh & Easy non è riuscita a decollare. I clienti non erano entusiasti di alcuni dei suoi prodotti preconfezionati; Le gamme a marchio proprio non sono piaciute e le casse self-pay hanno confuso i clienti. L’uscita è costata a Tesco 1,6 miliardi di dollari.
Nel 1988, Marks and Spencer acquistò Kings, una catena di supermercati statunitense, che fu successivamente venduta per una frazione del suo prezzo di acquisto.
Sainsbury’s ha venduto la sua catena di supermercati Shaw’s ad Albertson’s nel 2004 di fronte alla crescente concorrenza.
Né il discount tedesco rivale Lidl ha trovato il mercato facile. Ha licenziato circa 200 dipendenti a febbraio e gli amministratori delegati degli Stati Uniti sono andati e andati via rapidamente – cinque in 10 anni. Le aperture di negozi, l’unico modo per conquistare quote di mercato significative, rimangono lente, a meno di 200 da quando si è impiantato negli Stati Uniti nel 2015 (*).
“Molte delle location che hanno aperto erano tutt’altro che ideali, sono state incoerenti con il design del negozio a differenza di Aldi. . . e non credo che abbiano dato ai loro amministratori delegati abbastanza tempo o supporto per imparare davvero il mercato statunitense “, ha detto il veterano del settore Phil Lempert. Il capo americano di Aldi, Jason Hart, ha aggiunto, è nel settore da molto tempo. Hart è CEO di Aldi negli Stati Uniti dal 2015.
Essere di proprietà privata consente inoltre ad Aldi di pianificare i suoi prossimi passi senza pressioni esterne da parte degli azionisti. “Sono stati in grado di dedicare molto tempo in anticipo a capire quali aree funzionano per loro, il portafoglio immobiliare di cui hanno bisogno, il tipo di clienti che si rivolgeranno e il tipo di concorrenti contro cui hanno successo”, ha affermato Clear. “Sanno in cosa sono bravi”.
Le visite complessive ad Aldi sono aumentate del 30,8% tra il quarto trimestre del 2019 e il 2022, secondo il fornitore di dati Placer.ai. Sebbene gran parte dell’aumento sia dovuto a un’espansione del numero di negozi, il numero medio di visite a ciascun negozio è aumentato del 9,3% negli ultimi tre anni, ha detto Placer.ai.
Anche il contesto economico offre opportunità, poiché sempre più consumatori cercano occasioni in un contesto di inflazione persistente, in particolare per i generi alimentari. “Aldi vede il momento attuale come un’opportunità ideale per espandersi a causa del costo della vita e dei consumatori che si riducono al valore”, ha affermato Saunders. “Sarebbe sciocco non approfittarne”.
Lempert concorda: “Naturalmente l’economia ha contribuito a portare più acquirenti ad Aldi, ma è la qualità dei prodotti e i prezzi costantemente più bassi che li fanno tornare“.
Il CEO Hart è convinto che la maggior parte dei negozi acquisiti saranno convertiti al layout Aldi…
L’acquisizione di Winn-Dixie and Harveys Supermarket è un’estensione naturale di quella crescita nel sud-est, una regione in cui abbiamo approfondito la nostra presenza. Infatti, all’inizio di quest’anno, abbiamo aperto il nostro 26esimo centro di distribuzione a Loxley, Alabama, per servire meglio i negozi e gli stati circostanti…
Vediamo questa acquisizione come una straordinaria opportunità per soddisfare questa domanda aprendo più negozi nel sud-est oltre agli oltre 335 negozi già nella regione con altri 20 da aprire entro la fine dell’anno…
(*) In proposito il FT e Wikipedia danno due date diverse (2015 e 2017).
Aldi è una “macchina da guerra”. E lo sta dimostrando anche in Italia.



