Guido, fratello di Bernardo e Claudio, con l’aiuto dell’amico Marco Brunelli riesce a far sì che la famiglia Caprotti, con altri azionisti, entri in società con la Ibec di Nelson Rockefeller per creare una catena di supermercati in Italia. Fu sempre con Brunelli che, qualche anno dopo, diventa cofondatore della GS (Generale Supermercati), dedicandosi poi alla Manifattura Caprotti, l’antica fabbrica di famiglia. Guido ci impegna tutto quanto possiede, in un momento in cui in Italia il settore del tessile sta attraversando una crisi profonda che mette anche la Manifattura in grave difficoltà. Per procurarsi i fondi necessari a non farla affondare cede a Bernardo tutte le partecipazioni che possiede in Esselunga, senza sapere che il fratello, in realtà, lo sta ingannando su diversi fronti, per arrivare infine a liquidarlo: nel 1977 Esselunga comprerà la Manifattura per un valore pari a zero, lasciando in cambio a Guido molto meno di quello che avrebbe potuto e dovuto avere e un’amarezza che sarebbe durata decenni, prima di mitigarsi abbastanza da tornare a parlare con Bernardo. (p. 106).
