Redatto il 16 marzo, aggiornato 19 marzo 2025
Francesco Pugliese alla Millemiglia
Queste belle “scampagnate” di lusso dell’ex AD di Conad – a sinistra nella foto sopra – avvenivano nel mentre si consumava il dramma dei lavoratori licenziati. Trovate altri miei appunti alla fine dell’articolo con i commenti degli ex collaboratori di Auchan, inglobata in Conad.
Rolex e auto di lusso: la “Dolce vita” degli ex vertici di Conad indagati per corruzione
Sequestrati 36 milioni di euro: nel mirino anche l’acquisto dei supermercati Auchan. Tra i 9 indagati anche Pugliese, oggi presidente del gruppo piemontese Monviso
FILIPPO FIORINI
BOLOGNA. I sigari toscani e i Rolex Daytona. La Triumph di Mastroianni ne La Dolce Vita per correre la Millemiglia e la società per le «fittizie prestazioni di consulenza», attraverso cui, da statuto, «l’amministratore delegato e il direttore finanziario stanno preparando il loro passaggio in pensione». Una pensione d’oro. Poi, gli affari con il broker pregiudicato [Raffaele Mincione] che, in combutta col cardinale Becciu, avrebbe truffato anche il Vaticano a Londra. Mogli, figli e fratelli coinvolti. Bonifici per servizi non prestati fino a un totale di 14,3 milioni di euro. In cambio, immobili e trasporti pagati in sovrapprezzo ai corruttori, con i soldi della ditta. Soprattutto, un sequestro, ieri mattina, della Guardia di Finanza di Bologna, per oltre 36 milioni: l’affare del secolo sulla spesa degli italiani, che ha portato Conad ad acquistare Auchan, superando Coop e diventando il leader nazionale dei supermercati, è macchiato, secondo le Fiamme Gialle e secondo la procura del capoluogo emiliano, da una trama di corruzione che coinvolge 9 persone, alla cui testa stavano gli ex vertici della cooperativa della margherita: Francesco Pugliese, ora presidente della torinese Monviso, e Mario Bosio.
Gli avvocati di Pugliese, indagato insieme a moglie e figlio, dicono che l’inchiesta «è stato un fulmine a ciel sereno» e sono «convinti di poter dimostrare che non c’è stato alcun illecito». Oltre al ruolo apicale nel celebre produttore di biscotti di Andezeno (To), Pugliese è attualmente anche membro del cda di De Cecco. Quella del «fulmine» è un’espressione strana, visto che Milano Finanza aveva scoperto e scritto delle ombre che gravavano sull’operazione Mont Blanc (l’acquisto di Auchan da parte di Conad, appunto), già nel 2022. Proprio da quell’articolo firmato da Sergio Rizzo e dalle successive pubblicazioni dello stesso giornalista, erano nate le perplessità nel consiglio d’amministrazione di Conad, che avevano dapprima portato i soci a chiedere delucidazioni all’allora amministratore delegato, Francesco Pugliese e poi, davanti alle ripetute smentite dello stesso (nonostante le prove che continuavano ad emergere), a chiederne l’allontanamento, avvenuto effettivamente nel 2023. Infine, a sporgere la denuncia da cui nasce tutta l’indagine dei pm bolognesi Caleca e Guidi.
Oltre la complessità delle fattispecie di reati finanziari circostanziate dalla procura e dalla GdF, che allegano al loro resoconto le presunte fatture false, i bonifici, la messa in liquidazione delle società (una volta che le transazioni venivano scoperte dagli altri soci in Conad) e molto altro, qui si parla, semplificando, di una corruzione tra privati e della violazione dello statuto aziendale della cooperativa. In altri termini, sarebbero stati spesi maliziosamente milioni di euro dell’azienda, in cambio di mazzette. L’ipotesi è che Pugliese e Bosio abbiano creato una falsa attività di consulenza per ricevere denaro dai loro corruttori e che vi abbiano fatto entrare anche il parentado. In cambio di questi soldi, che hanno poi speso in investimenti milionari o appunto nella Triumph TR2 da 70 mila euro per correre la Millemiglia, avrebbero per esempio permesso al broker romano Raffaele Mincione di partecipare assieme a Conad all’acquisto di Auchan. Solo da lui, sarebbero arrivati 11,3 milioni in mazzette.
Anno 2019, con 700 milioni di euro Conad diventa il top player italiano e supera l’arcinemico Coop. L’operazione la propone Pugliese. gli altri membri nel Cda sono spaventati dalle perdite stratosferiche che i francesi registrano in Italia, motivo che li sta spingendo a vendere le licenze e gli immobili. Se comprano Auchan, se li devono accollare loro. Pugliese introduce Mincione come partner per ammortizzare il colpo: si fa carico degli edifici e li affitta a Conad. È un broker che la Guardia di Finanza oggi definisce benevolmente come «noto alle cronache». Ha coinvolto il Vaticano nell’acquisto degli ex magazzini Harrods a Londra. 200 milioni, pagati dalla Segreteria di Stato, per decisione del Cardinale Angelo Becciu. Secondo un servizio di Report, Mincione usò quei soldi in investimenti infruttuosi, tra cui tentare la scalata a due banche italiane: Carige e Banca Popolare di Milano. Il denaro brucia in una pira di scommesse perse e diventa fumo. A Becciu, l’operazione è costata una condanna dai tribunali dell’Oltretevere e l’allontamento dalle cariche non onorifiche. A Mincione, la stessa sorte in primo grado nel Regno Unito, che ha appellato.
Nel Cda di Conad, parte lesa nell’inchiesta di oggi, all’epoca dei fatti contestati si straniscono vedendo che quando c’è da pagare per Auchan, i soldi li sborsa tutti la loro società, ma non il partner Mincione. Questo, il grosso della presunta truffa. Ma non è tutto. Ci sono anche i 3 milioni dati all’azienda di consulenza di Pugliese, Bosio e famiglia, a una compagnia di camion frigo, che offre a Conad trasporti giudicati in sovrapprezzo dalla GdF. La Srl in questione, in liquidazione dal momento in cui un commercialista ingaggiato dal Cda di Conad ha scoperto che faceva capo all’amministratore delegato e al direttore finanziario della loro stessa cooperativa, era stata battezzata Ramaf: per pura coincidenza, le iniziali dei nomi Raffele, Mauro, Marco e Francesco, che la gip di Bologna, Nadia Buttelli, mette nella prima pagina del decreto di sequestro preventivo che ha firmato ieri, accanto ai cognomi Mincione, Bosio, Candiani, Pugliese ed altri.

…In base a quanto emerge negli atti giudiziari Pugliese e Bosio avrebbero costituito una «fantomatica società attraverso la complicità dei propri famigliari» per ricevere false consulenze da parte di altri imprenditori, a cui poi sarebbe stata garantita la sottoscrizione di contratti con la grande catena di distribuzione. Motivo, quest’ultimo, per cui Conad nel procedimento risulta parte offesa. Ieri, giovedì 13 marzo, gli uomini della Guardia di Finanza hanno inoltre sequestrato 36 milioni di euro.
Nell’indagine, più in particolare, risulterebbe che Mincione abbia corrisposto 11,3 milioni agli stessi Pugliese e Bosio per «false consulenze». In cambio, nell’ambito dell’operazione dei negozi del gruppo francese Auchan da parte di Conad, gli ex manager avrebbero fatto partecipare una società legata a quelle del gruppo del broker residente in Inghilterra. E proprio nell’ambito di questa operazione sarebbero stati ceduti a fondi di Mincione diversi immobili e quote societarie per la cifra simbolica di un euro.
I fatti
Nelle quarantadue pagine di decreto d’altronde si legge: «Con tale operazione gli immobili sono stati ceduti a fondi immobiliari gestiti dall’imprenditore ( Raffaele Mincione, ndc) e il consorzio si è impegnato a cedere a quest’ultimo a un euro una parte consistente della quota di partecipazione detenuta nella società veicolo»
Gli inquirenti sottolineano anche un altro aspetto. Per «depistare» sul flusso dei soldi, «i pagamenti corruttivi sono stati investiti in attività tali da ostacolare la ricostruzione della loro provenienza illecita». Qualche esempio? Attività ludiche, come la partecipazione alla manifestazione storica «Mille Miglia». Anzi per gareggiare un’autovettura «è stata acquistata coi profitti illeciti»…
Potrebbe sembrare la trama di un film di Totò. Peccato però che la vicenda non faccia nemmeno sorridere perchè a pagare le conseguenze di questa acquisizione sono state le migliaia di famiglie dei collaboratori licenziati di cui La Stampa, ancora oggi, non dice nulla.
La vicenda è andata avanti per anni, tra silenzi compiacenti dei soci Conad, dei politici, dei sindacati e dei giornalisti (conditi da intimidazioni a chi osava scriverne, come me e pochi altri).
Come ho già avuto modo di dire : strano che i soci Conad non sapessero nulla!


