Redatto il 22 gennaio, aggiornato il 5 febbraio 2025. Sopra : una delle sedi delle mie denunce.
Ad Ascoli Piceno Mario Paci mi ha chiesto degli atti persecutori subiti. Dopo aver parlato con lui ho sentito il bisogno di fare il punto, una lista degli atti persecutori subiti che non c’è neanche nel mio libro, Le ossa dei Caprotti.
Come prefazione parto da una definizione : lo stalking è costituito da una serie di atteggiamenti tenuti da un individuo ossessionato, detto stalker, che affliggono un’altra persona, perseguitandola, generandole stati di paura e ansia, arrivando persino a compromettere lo svolgimento della normale vita quotidiana.
Passando alla mia storia bisogna dire che prima delle querele c’è stata una campagna diffamatoria che è iniziata nel 2004 e che comprende anche la pubblicazione di Falce e Carrello (2007).
Le denunce penali per stalking hanno avuto il loro inizio dopo che nostro padre ci ha tolto le azioni della nostra azienda:
- 17/06/2011 : danneggiamenti su terreni di proprietà ad Albiate
- 09/07/2011 : danni all’auto a Milano
- 08/08/2011: danni alla recinzione di casa, possibile intrusione ad Albiate
- 10/01/2012 : incendio in giardino, ad Albiate
- 16/01/2012 : danneggiamenti e furto a Milano
- 12/06/2012 : danni auto a Milano
- 18/06/20212: taglio 4 pneumatici a Milano
- 25 giugno 2012: taglio di un altro pneumatico, rischio di andare a sbattere sotto il tunnel di Porta Garibaldi
- 9/07/2012 : danni alla mia auto

- 27/08/2012 : due gelsi secolari incendiati ad Albiate
- 24/10/2012: telefonata minatoria da casa di mio padre a mia moglie, a Milano
- 14/11/2012 : querela a Stefano Lorenzetto per diffamazione
- 24/12/2012: una casa occupata ad Albiate
- 18/01/2013: pestaggio di un dipendente a Genova
- 25/1/2013: minacce alla madre di un collaboratore (denuncia a Verona)
- 22/02/2013: furto ad una collaboratrice a Milano
- 18/06/2013: telefonate minatorie a mia sorella Violetta in Francia
- 19/06/2013: querela strumentale di mio padre
- 11/10/2013: pedinamento ed inseguimento sulla Milano Genova (A7)
- 31/10/2013: furto nel mio ristorante. Intimidazione della mia responsabile
- 21/12/2013: consegna di una mascella di animale e un biglietto con minacce di morte a Milano.

- Aprile 2014 : tentativo di investire lo zio Claudio [Caprotti] a Firenze. Sito che diffama mio cognato, in Belgio
- 2 agosto 2014 : furto nel ristorante
- 5 agosto 2014: furto nel ristorante
In totale si tratta di 24 querele sporte (+ una sporta da mio padre).
Ottobre 2019: conclusione delle vicende penali.
Ovviamente queste sono le vicende principali.
Poi ce ne sono state tante altre, a cui non sono seguite denunce. Come questa o anche quest’altra.
E oltre che nel libro “Le ossa dei Caprotti” sembra che anche recentemente abbiamo avuto un’agente della CIA nelle nostre faccende.
Ho avuto altre vicende penali nella start – up che cercavo di gestire ma non sembrava ci fossero collegamenti con la nostra sequenza di avvenimenti inquietanti.
Nota bene che durante queste vicende due fornitori sono falliti, la loro storia è pubblica e non è stata smentita.
E ogni volta che si riparla di questa vicenda come l’ha fatto il 9 aprile 2023 , con “molta signorilità”, Salvatore Trifirò, avvocato di mio padre, si riapre una ferita. Anche perchè conservo in archivio una sua inqualificabile lettera allo zio Claudio [Caprotti], descritta nel mio libro a pagina 335 e 336.

Conclusione : gli atti persecutori perpetrati nei miei confronti mi hanno cambiato la vita?
Sicuramente, come potrebbe essere altrimenti? Non fosse altro per tutto il tempo che vi ho dovuto dedicare, non potendo fare qualcosa di produttivo.
E se, per esempio, la notte, mentre guido un’auto mi sta troppo “sotto” o mi segue per un lungo percorso, non posso non temere un ritorno al passato.
Anche perchè , poco dopo il lancio del mio libro, all’uscita del podcast di Luca Casadei, quando ho avuto un momento di popolarità (a marzo 2024) , uno dei miei persecutori mi ha chiesto l’ “amicizia” sui social…dandomi un brivido lungo la schiena.
Si era già fatto vivo, con toni minacciosi, quando il PM faceva la sua “inchiesta”.
Posso perdonare ma dimenticare persecutori, manager, consulenti, giornalisti e media vari che hanno partecipato a questa vicenda, è molto difficile.
Per finire voglio ringraziare l’avvocato Claudia Shammah, persona amica che mi ha sostenuto e aiutato in questa lunga traversata del deserto.
Mi auguro anche che i social non diventino la “libera fogna” descritta da Massimo Gramellini sotto poichè ho querelato varie persone che mi hanno ingiuriato al momento dell’uscita del mio libro.
Ad oggi sono fiducioso perchè nella vicenda di Cristina Seymandi la giudice per le indagini preliminari, Lucia Minutella, ha respinto la richiesta di archiviazione avanzata dalla procura, ordinando di indagare sugli autori delle diffamazioni online ma, in Italia, si sa, la giustizia dipende dalle persone e dai momenti. Speriamo.



