“Mentre si fa un gran parlare di ciò che accadrà nel 1992 con la liberalizzazione delle frontiere tra i paesi che fanno parte della CEE; esiste un pezzetto d’Europa che ancora non conosce la pace. È l’Alto Adige, o come qualcuno preferisce chiamarlo, il Sud Tirolo: la regione che segna il confine tra Italia ed Austria. Sono passati più di quarant’anni da quando, alla fine della seconda guerra mondiale, i vincitori decisero di lasciare il Sud Tirolo all’Italia. Da allora, ad ondate successive, la regione è stata sconvolta dal terrorismo e dalla incomprensione tra coloro che vorrebbero il ritorno all’Austria e gli altri che optano per restare ancorati all’Italia.
Un contributo serio e scientifico per la conoscenza del problema viene dalla pubblicazione della tesi di laurea che Giuseppe Caprotti ha presentato nel 1986 alla Sorbona di Parigi. L’autore affronta il problema Alto Adige-Sud Tirolo con un’ottica particolare: quella dei documenti diplomatici conservati negli archivi del ministero degli Esteri francese e relativi al periodo compreso tra il 1945 e il 1948. L’autore non propende per soluzioni drastiche ma, proprio partendo da considerazioni storiche, indica nella ricerca della convivenza l’unica soluzione possibile. Il volume è arricchito da un’ampia introduzione storica e da un’appendice sui problemi attuali. Giuseppe Caprotti, Alto Adige o Sudtirol?, Franco Angeli, 1988, pp. 194, L. 18.000.”
La Voce del Popolo 13 novembre 1988


