Questo articolo è il seguito di “Caprotti, Lombardini e Ufficiale e Gentiluomo“.
Avevo già pubblicato una sintesi sui prezzi in Esselunga e spiegato in Il signor Esselunga e il mistero dei prezzi i metodi di rilevazione di Altroconsumo :
l’unico indicatore “valido” in Italia per misurare la competitività è basato sugli indici di prezzo – che partono da 100 per le aziende meno care e salgono, mano a mano, per quelle più care- della rivista già citata che rileva, una volta all’anno, 150 referenze circa in tutta la GD.
Siccome in una delle memorie stilate per l’arbitrato il prof. Massimo Dattrino, avvocato di Bernardo Caprotti, nel febbraio 2012, ha affermato che:
‘Le (mie) politiche commerciali portarono Esselunga ad essere un’azienda “cara”, e a perdere progressivamente molta clientela…’
E visto che ho appreso di questa sua affermazione solo ora e che le sue parole ledono la mia reputazione mi sembra giusto tornare sull’argomento. Quello che trovate di seguito è un confronto tra i prezzi del 2003 e quelli del 2012
2003 (rilevati nel 2003 e pubblicati nel 2004)
2012 (rilevati nel 2012 e pubblicati nel 2013)
Gli indici di Altroconsumo sono 2: paniere Globale (drogheria e freschi) e solo paniere Confezionato (drogheria). Nel secondo articolo di Retailwatch non si precisa a quale indice si faccia riferimento ma le differenze tra i due anni sono risibili.
L’approccio può essere duplice:
1) se si trattasse dell’indice globale Esselunga:
nel 2003 Esselunga era QUINTA (per essere più chiari, prima di Esselunga ci sono gli indici 100, 101, 102 e 103)
nel 2012, seguendo la stessa logica, Esselunga era QUARTA
2) se invece si contano LE CATENE (della GD):
nel 2003 Esselunga era NONA, dietro a Panorama (gruppo Pam, con Ipercoop prima con indice 100, vedi pagina di ALTROCONSUMO sopra)
nel 2012 Esselunga, vedi sotto, era DECIMA, dietro ad Alì nei supermercati e a Auchan negli ipermercati (vedi pagina sotto di GDOWEEK).
In sostanza tra il livello dei prezzi di Esselunga nel 2003 e nel 2012 non vi è assolutamente alcuna differenza.
Iper e U2 hanno pubblicizzato il loro primo posto
Se guardiamo solo il marchio privato il divario di Esselunga dalle prime aziende diventa più ampio
nel marchio commerciale Esselunga è più cara di Carrefour di 17 punti % (che fa il 14,5% in più)

nei primi prezzi Esselunga è più cara di Eurospin di 13 punti % (che fa l’11,5% in più)
Se si sommano questi dati alla lettura di le quote di mercato e sui dati Fidaty si può capire come le parole di Massimo Dattrino siano semplicemente prive di fondamento.
Dal report Fidaty si vede che le tessere erano salite del 7,8% e che lo scontrino era rimasto invariato (+ 0,26%, a 36,24 € )
Il Natale era andato meglio del resto dell’anno ma costituiva un eccezione:
i dati provengono dal “Rapportino” interno di Esselunga all’ultima (4a) settimana del 13° periodo (ovvero l’ultima settimana di dicembre ) 2003, raffontati con la 4a settimana del dicembre 2002.
Le vendite settimanali crescevano del 12,5%.
Quelle annue crescevano del 7,7%, al netto della deflazione che pesava un – 0,5%. Senza nuove aperture, con cinque ristrutturazioni di vecchi supermercati.
Gli scontrini (SCON) , raffrontati all’ultima settimana del 2002, andavano da 1’953’979 a 2’080’307 e cioè segnavano un + 6% mentre la spesa media (SPM) saliva da 31,99 € a 33,8 € mettendo a segno un + 5,3%
E’ ovvio che i numeri delle carte Fidaty e il numero degli scontrini non coincidano: molte carte vengono usate ogni tanto, es.: mensilmente
Se qualcuno avesse dei dubbi sui “miei” dati può consultare i BILANCI di Esselunga.
Nella sintesi qui sotto si vede che i ricavi dalla vendita delle merci – al netto di altri ricavi –nel 2003 erano cresciuti, senza nuove aperture, del 7,2%:
impossibile che perdessimo “molta clientela” e che i ricavi salissero così tanto!
Se così fosse stato e avessimo perso clienti la spesa media (in €) dei clienti esistenti sarebbe dovuta salire ben oltre il 7,2% e saremmo stati non bravi ma bravissimi.
Ciò, ovviamente, non è avvenuto neanche nella settimana finale del 2003, tra Natale e Capodanno (v. Rapportino sopra), nel momento nel quale , di solito, i clienti spendono di più.
chart sui bilanci di Four Partners
p.s.: da Il Sole 24 ore del 16 settembre 2014…
Condividi questo articolo sui Social Network:


