Quasi cent’anni dopo la fondazione della ditta, si può scorgere il nipote del fondatore e mio bisnonno, Bernardo Caprotti. È il primo in piedi in terza fila, a destra nella foto, insieme ai suoi dipendenti, per lo più donne, che contribuirono in modo determinante al successo della ditta.
Del mio bisnonno Bernardo sentivo spesso parlare da Lucia che era “una persona di famiglia” ( pagina 91), che aveva lavorato alla Manifattura Caprotti, prima di venire a stare a Milano, in casa da noi.
P.S.: ancora oggi ricevo messaggi non solo da ex dipendenti Esselunga ma da figli o nipoti di ex collaboratrici e collaboratori del cotonificio che operava principalmente ad Albiate.

Spunto dal libro: "Le ossa dei Caprotti"
Tra Garibaldi, la Cia ed Esselunga, il racconto ben documentato della famiglia che ha rivoluzionato per sempre le abitudini degli italiani.
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