“Il clima è un bene comune, di tutti e per tutti. Esso a livello globale, è un sistema complesso in relazione con molte condizioni essenziali per la vita umana. Esiste un consenso scientifico molto consistente che indica che siamo in presenza di un preoccupante riscaldamento del sistema climatico… L’umanità è chiamata a prendere coscienza della necessità di cambiamenti di stili di vita, di produzione e di consumo, per combattere questo riscaldamento o, almeno, le cause umane che lo producono o lo accentuano… Se la tendenza attuale continua, questo secolo potrebbe essere testimone di cambiamenti climatici inauditi e di una distruzione senza precedenti degli ecosistemi, con gravi conseguenze per tutti noi.”
Papa Francesco
Sugli ogm il papa rileva che la loro introduzione conduce sovente alla “concentrazione delle terre produttive nelle mani di pochi” a scapito dei piccoli produttori.
La temperatura del globo è salita di 0,85° dalla fine del secolo scorso, secondo il gruppo intergovernativo di esperti dell’evoluzione del clima (GIEC). La 21a conferenza sui cambiamenti climatici, sotto l’egida delle Nazioni Unite, si terrà a Parigi- Le Bourget dal 30 novembre all’11 dicembre. Vi parteciperanno 195 paesi per tentare di trovare un accordo universale sul clima, il cui obiettivo dovrebbe essere di contenere l’innalzamento delle temperature sotto i 2°. Per fare ciò le emissioni mondiali di gas serra devono essere ridotte dal 40% al 70%. Quaranta paesi si sono ingaggiati a ridurre le loro emissioni di gas serra.
Fonti: Corriere della Sera del 16 giugno e Le Monde del 17 giugno 2015
E per i francesi il riscaldamento climatico è ormai “una realtà” e il clima una “preoccupazione nazionale”
Mentre incombe il rischio clima sui listini agricoli e di conseguenza sul prezzo del cibo: grano, soia e mais potrebbero rincarare di quattro volte
(prima stesura: 17 giugno 2015)
Condividi questo articolo sui Social Network:

