“Mia mamma Giorgina c’è fino a quando ho 3 anni, poi la nostra cura viene affidata per intero alle cosiddette ‘signorine’, delle quali ho buoni ricordi (…)
Mi piace la tedesca Waltraud (…). In casa la chiamiamo “Schwester” e la si può riconoscere perfino nelle foto del mio battesimo. (…)
Una volta lasciato il lavoro nella nostra famiglia per tornare a casa, in Germania, ci manderà una foto ricordo in uniforme della polizia, con al fianco un pastore tedesco in forze alla medesima. (…)”. (p. 77).
Nella fotografia, da sinistra a destra, la “signorina” Waltraud, mia mamma Giorgina che mi stringe in braccio, mio papà Bernardo, la nonna materna Marianne Maire e il nonno paterno Guido Venosta.
Segui Le Ossa dei Caprotti
su Instagram
su Facebook
su Youtube
Su LinkedIn
Su Twitter