I Caprotti e gli architetti: Ignazio Gardella e il primo Superstore di Esselunga

Quando Bernardo Caprotti, con notevole lungimiranza, decide di costruire supermercati più grandi, la sua passione per l’architettura lo spinge a cercare la collaborazione di grandi architetti come Ignazio Gardella, i cui progetti cambiano il concetto di supermercato, da semplice contenitore a edificio con architetture tipiche, un altro tassello che consente a Esselunga di rafforzare la riconoscibilità del marchio e di affermare i suoi negozi come centralità di servizio ai quartieri, specialmente quelli più periferici. Supermercati così grandi, però, vanno riempiti, e a quel punto la mia esperienza americana mi suggerisce come farlo attraverso il “non food”, ossia il “tutto quanto non è cibo”: dai prodotti di ogni genere (dalla cancelleria alla biancheria alle stoviglie) ai servizi (l’assistenza al cliente, le casse veloci, la spesa a domicilio, l’e-commerce).