Per rimediare a questi ritardi Starbucks, in Cina – secondo paese per fatturato (*) per la multinazionale basata a Seattle, dove nell’ultimo trimestre le vendite a rete costante sono scese del 2% – si è alleata con Alibaba, attraverso la sua controllata Ele.me.
(*) con 3’400 negozi in 140 città e il 70% di quota di mercato nel mercato dei bar.
Lo riferisce il New York Times del 4-5 Agosto 2018.
Nella contaminazione tra coffee shops, e-commerce, home delivery e supermarket, Starbucks consegnerà anche nei supermercati Hema , appartenenti ad Alibaba.
Inoltre creerà un negozio virtuale in rete.
Il concorrente di Starbucks in Cina si chiama Luckin e ha prezzi inferiori del 20% . Inoltre consegna a casa in 30 minuti.
Ma la guerra delle consegne a domicilio sta lasciando sul campo le prime aziende perdenti: la tedesca Delivery Hero ha annunciato la vendita di Foodora, in Francia, Italia, Paesi Bassi e Australia.
Delivery Hero, che quest’anno potrebbe fatturare 780 milioni di €, ha riconosciuto che non raggiungerà il pareggio di bilancio quest’anno , come inizialmente previsto , ma solo nel 2019.
Molto probabilmente a causa della fortissima concorrenza:
Uber Eats ha firmato una partnership con Mc Donald’s. E Just Eat , che quest’anno dovrebbe poter fatturare fino a 924 milioni di € e ha dichiarato un utile netto di 57 milioni di €, in Francia, punterebbe ad una partnership con Kentucky Fried Chicken.
Come dire: da soli non si va da nessuna parte.
Anche perché anche la GD e qualche azienda produttrice si è affacciata alla finestra di questo mercato poco redditizio ma importante per il suo alto contenuto di servizio : Carrefour , ad esempio, ha comprato Quitoque e Nestlè ha acquisito Freshly.
Comunque Delivery Hero rimarrà presente nel settore delle consegne a domicilio avendo acquisito una quota in Glovo.

Da un comunicato stampa del 18 Luglio 2018:
Glovo, la societa’ spagnola nata solamente nel 2015, rafforza ulteriormente la sua posizione con un aumento
di capitale da 115 milioni di euro a cui hanno partecipato importanti fondi istituzionali come Rakuten, Seaya e Cathay,
gia’ investitori nel precedente Round B. Ad essi si aggiungono AmRest, il piu’ grande operatore di ristoranti quotato
in borsa, i fondi europei Idinvest Partners e GR Capital e altri investitori minori. Questa nuova iniezione di capitale consentira’
alla startup di continuare a investire nell’ottimizzazione della propria piattaforma e del suo team tecnico al fine di migliorare ulterioremente il servizio offerto a corrieri,
utenti ed esercizi commerciali convenzionati. La societa’ ampliera’ il suo team tecnico con l’assunzione di oltre 100 ingegneri
nei prossimi mesi con l’obiettivo di diventare il piu’ importante hub tecnologico nel Sud Europa
La societa’ punta a espandersi in tutto il mondo, con un particolare focus sulle aree dell’America del Sud
e dell’area Emea (Europa, Medio Oriente e Africa). In Italia, Glovo opera attualmente in 12 citta’, mentre in tutto il mondo, puo’ contare su una presenza in 61 citta’ e 17 Paesi.
Grazie a Fabrizio Calenzo



