Sopra : impollinatore ad Albiate (MB).
Prima stesura : marzo 2014
Della moria delle api avevo già parlato in Le api spariscono: un problema enorme per l’agricoltura e quindi per l’uomo .
Il giornalista Stéphane Foucart, su Le Monde accusa le associazioni ambientaliste, prima tra tutte, Greenpeace, di occuparsi molto degli ogm e molto poco degli insetticidi neonicotinoidi che uccidono le api, avendo portato la produzione del miele in Francia da 33’000 tonnellate, prima dell’introduzione di questi insetticidi, alle 15’000 tonnellate di oggi.
Questo è sicuramente vero: sugli ogm è stato fatto un battage pazzesco, mentre sui neonicotinoidi si è detto ben poco ma intanto, finalmente, la UE è intervenuta, bloccandoli per due anni…
07 Mar 2014
EUROPA: APPROVATO DECRETO PER LO STOP AI NEONICOTINOIDI
Finalmente il primo dicembre è stato avviato il divieto per i produttori europei d’uso dei neonicotinoidi classificati da Bruxelles come dannosi per le api e noti soprattutto per esser ritenuti responsabili della loro continua moria. L’applicazione della legge prevede due anni di stop, rinnovabili o meno in base alle osservazioni degli effetti della sospensione.
Gli agro farmaci banditi dall’Europa e sotto inchiesta sono il Thiamethoxam, Imidacloprid e Clothianidin.
Il divieto che è stato deciso su parere dell’autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), riguarda soprattutto le colture dalle quali le api sono attirate maggiormente: mais, colza, girasole e cotone; uniche eccezioni saranno solo le coltivazioni in serra.
Con parere discorde a fine novembre si è espressa la lobby inglese NFU, la quale riterrebbe importante il mantenimento di un ampio spettro di agrofarmaci in modo da garantire un’agricoltura sostenibile e produttiva mentre il decreto si porrebbe in direzione contraria. La lobby britannica si è inoltre schierata insieme a Syngenta nella sua battaglia legale contro Bruxelles accusando lo studio di EFSA di essere lacunoso e non accurato.
A questo discorso si associa un problema portato di recente all’attenzione dell’opinione pubblica: l’obbligo per gli apicoltori di inserire in etichetta la presenza di polline proveniente da colture OGM. La Commissione europea vorrebbe esentare gli apicoltori da tale disposizione, ma un gruppo di deputati della Commissione Ambiente del Parlamento europeo vorrebbero invece renderla obbligatoria qualora il polline, da considerarsi a tutti gli effetti un ingrediente del miele, fosse presente con una percentuale superiore al 9%.
Tratto da: http://www.aiab.it (dicembre 2013 – Giuliana Sesto)
l’obbligo di inserire in etichetta la presenza di polline ogm ha un senso, visti i forti problemi di contaminazioni dati dagli ogm.



