L’alimentazione, il lavoro o l’accesso all’acqua di 1 miliardo di persone dipende dalle foreste, che contengono la metà della biodiversità mondiale.
Fino ad ora la lotta contro la deforestazione era rimasta sulla carta per mancanza di mezzi tecnici di controllo.
Non sarà più così perchè il Global Forest Watch, in collaborazione con 40 partner, tra i quali Google e l’Università del Maryland, è riuscito a mappare tutte le foreste mondiali, in modo preciso – si possono vedere in HD parcelle di 30 m. – e aggiornabile.
Google ha lavorato con la NASA su milioni d’immagini, usando in simultanea 10’000 personal computer per far funzionare l’algoritmo della mappatura.
L’esempio positivo utilizzato era costituito da Brasile, unico stato in grado di controllare le proprie foreste, la cui distruzione è scesa del 70% negli ultimi anni.
Così si potrà intervenire tempestivamente quando ci sono incendi o disboscamenti illegali. Questa mappatura darà grandi vantaggi anche a grossi utilizzatori di olio di palma come Nestlè e Unilever, che potranno controllare quel che stanno facendo i loro fornitori.
Peccato che ormai sussista solo il 15% delle foreste primarie o originali (il dato dipende dalle fonti, su Wikipedia si parla di un molto meno brillante 8%…)
da Wikipedia:
Per foresta primaria si intende una foresta intatta, le cui funzioni vitali e il cui ecosistema sussiste allo stato originario. Questa foresta non è mai stata toccata da attività umane a carattere industriale né dalla conversione agricola. La foresta primaria è una foresta matura e solitamente ospita il massimo grado di biodiversità.
La foresta secondaria è una foresta fortemente disturbata, per cause naturali e non. Può trattarsi di una foresta che ha subito diverse ondate di taglio selettivo, o più frequentemente una giovane foresta ricresciuta dopo operazioni di taglio a raso, o dopo un ciclo di agricoluta basata sul “taglia e brucia” (slash and burn). La foresta secondaria è solitamente caratterizzata da una copertura meno sviluppata, alberi più giovani e da minore diversità, con una maggiore presenza di specie pioniere.
v. anche Foreste e biodiversità, le tendenze
la mappa di Google potrebbe essere utilissima anche alle forze dell’ordine, sia nei paesi in via di sviluppo (v. sotto, i narcos devastano le foreste dell’America Centrale) che nei paesi più evoluti, dove gli incendi d’estate sono la norma
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