Si tratta di un animale antichissimo, discendente dalla pecora siberiana passata dall’America all’Asia 100’000 anni fa.
Da 2’000 esemplari negli anni ’50 si è passati a 11’000 con un intenso programma di salvaguardia che comprende spostamenti delle bestie in elicottero e protezione da contatti con capre e pecore domestiche che trasmettonono loro malattie.
La reintroduzione della bighorn sheep (pecora selvatica delle Montagne Rocciose) ricorda molto il programma di reinserimento del lupo, portato a termine nel parco di Yellowstone a metà degli anni ’90.
Condividi questo articolo sui Social Network: