Noto con grande piacere che in Esselunga hanno ridisegnato la rete vendita seguendo la linea che Lei aveva già impostato parecchi anni fà, o almeno qualcosa che ci assomiglia … e soprattutto cercando di far accrescere le competenze di una figura fondamentale come quella del Direttore di negozio.
Le faccio i miei complimenti per averci visto così lungo e con largo anticipo rispetto all’attuale management.
Sarebbe stato davvero bello e interessante vedere l’evoluzione dell’Azienda per la quale ho lavorato per oltre vent’anni con Lei alla guida.
Un caro saluto
Francesco
P.s. sicuramente non si ricorderà di me, ma ero quel giovane direttore che le avevo prestato soccorso cambiandole la gomma dell’auto in viale Zara.
Mi scusi se l’ho disturbata ma sentivo il dovere di farle i miei complimenti.
Francesco Rugolo, il 16 gennaio 2019, via Linkedin

Giuseppe Caprotti:
Certo che mi ricordo di Lei!!! Grazie mille, un bel messaggio in un momento molto triste, mi scriva pure quando crede,
buona serata
G
Francesco Rugolo:
mi spiace molto che che non sia il momento migliore, ma se questo può farle provare piacere io la ricordo sempre come uno dei migliori Manager per i quali ho avuto l’onore di lavorare e la posto spesso come esempio nell’innovazione per la gestione dei collaboratori . Lei è stato l’unico che ha avuto il coraggio di rompere gli schemi in una realtà che io e lei conosciamo molto bene.
Buona serata Dottore
Francesco Rugolo oggi lavora da Leroy Merlin (gruppo Auchan)

p.s.: quando rientrai dagli USA dove avevo lavorato per due anni, alla fine degli anni ’80, fui mandato nel reparto latticini del negozio di Camaiore dove il direttore (Matteucci) lavorava 14 ore al giorno… Spesso il poveretto non si reggeva in piedi.
Decisi di cercare di cambiare le cose ed il risultato – in più di dieci anni di duro lavoro – può essere esemplificato con la chart, elaborata dal Cirm di Nicola Piepoli, che potete visionare sotto.
In questa slide si misura il cambiamento del clima aziendale operato dal sottoscritto.
A tal proposito Patrizia De Paoli (che lavorava in Esselunga) mi disse:
“sa qual’è la differenza tra lei e suo padre?
Lui è temuto .
Lei è temuto e amato”.
Sicuramente anche mio padre è stato molto amato. Semplicemente, lui ed io, non avevamo lo stesso approccio con i collaboratori.



