Il bisnonno Bernardo contro suo fratello Emilio.
Il continuo alternarsi di amore e odio, equilibrio e rivalità.
La storia è maestra di vita. E si ripete, perché pochi imparano.
“Il bisnonno Bernardo ha tre fratelli e con uno di loro, Emilio, di tre anni più giovane (era nato nel 1871), i rapporti si rivelano spesso non semplici. (…).
Bernardo si accorge infatti che Emilio sta per prendere il sopravvento nella direzione dell’impresa e vuole tentare quello che loro padre non avrebbe mai immaginato come possibile: fondare un’azienda concorrente della Caprotti, pur continuando a lavorare nell’azienda originaria.
Si sviluppa così un’avventura parallela alla Manifattura, alla quale sarà però riservato ‘un destino forse ancora più infelice di quello dell’antica azienda di Albiate’ (p. 28): la Manifattura di Valle Camonica (…) evita il fallimento solo perché viene assorbita da un’altra ditta (…).
L’avventura del bisnonno Bernardo tra le Alpi Orobie dura (…) nove anni, dal 1904 al 1913, e ha un effetto secondario del tutto particolare (…) fa comunque concorrenza alla Società Anonima Cotonificio Caprotti, l’impresa che Emilio e lo stesso Bernardo hanno fondato nel 1907 assieme ad altri soci (…).
Il Cotonificio verrà liquidato nel 1923 quando ormai sarà da tempo esistente solo sulla carta. I due fratelli prenderanno strade diverse. Emilio fonderà una filatura (…) a Giussano, che fallirà anch’essa pochi anni dopo.
Il bisnonno Bernardo invece andrà avanti con lo stabilimento di Albiate, ridando vita attorno agli storici impianti della Manifattura Caprotti a un’azienda tutta sua, che passerà poi al primogenito, mio nonno Peppino (…).
Il bilancio degli scontri e della competizione in famiglia tra il bisnonno Bernardo e il fratello Emilio è quindi tragico, con due imprese mandate in rovina e poi liquidate e una terza fallita. (…). (pp. 28 – 32).
