Sopra : ape ad Albiate (MB).
Pesticidi api e insetti impollinatori: l’impatto della chimica è aumentato negli ultimi 10 anni
Uno studio condotto negli Usa nel periodo compreso tra il 1992 e il 2016 dimostra che l’impatto tossico dei pesticidi sulle api e sugli altri insetti impollinatori è raddoppiato in dieci anni, nonostante siano diminuite le quantità delle sostanze chimiche impiegate nei campi. I moderni pesticidi hanno una minore tossicità per le persone, per i mammiferi e gli uccelli perché vengono irrorati in quantità minore. Questa scelta è sicuramente interessante ma c’è un problema che riguarda gli insetti impollinatori e gli invertebrati acquatici, visto che per loro i nuovi composti chimici (per lo più piretroidi e neonicotinoidi) risultano ancora più tossici.
Il danno correlato al maggior grado di tossicità supera i benefici ottenuti grazie al ridotto volume di pesticidi utilizzati. Sono queste le conclusioni della ricerca “Applied pesticide toxicity shifts toward plants and invertebrates, even in GM” pubblicata sulla rivista Science. “I composti particolarmente tossici per i vertebrati sono stati sostituiti da composti con una minore tossicità per i vertebrati e questo è davvero un successo”. E’ quanto ha dichiarato , al Guardian, Ralf Schulz, dell’Università di Coblenza e Landau in Germania, che ha coordinato la ricerca. “Ma allo stesso tempo, i pesticidi sono diventati più specifici (per lo più piretroidi e neonicotinoidi) e quindi, sfortunatamente, anche più tossici per gli organismi non bersaglio, come gli impollinatori e gli invertebrati acquatici”.
E’ comunque probabile si finisca ad impollinare a a mano anche da noi,in Occidente, come già avviene in Cina , da anni (foto sotto)
Leggi in proposito anche Repubblica (2014).
N.b.: un agricoltore mi ha detto che piretroidi “non sono un problema”.
A parte che ciò viene smentito dall’articolo che trovate sopra rimangono i neonicotinoidi, che pare uccidano e facciano impazzire le api.
E poi c’è il cambiamento climatico
Ad Albiate non piove da mesi : il minor quantitativo di acqua ha provocato fioriture dimezzate che significano meno api e meno insetti. E quindi meno cibo per gli uccelli e per l’uomo . E’ “un cerchio della vita” che si restringe.
D’altronde, non è il caso della Lombardia, ma più della metà delle regioni italiane son in “stato di emergenza idrica” o hanno dovuto prendere “misure straordinarie per la siccità”
Purtroppo sono d’accordo con questa affermazione del Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres: Cambiamenti climatici, Guterres: “Siamo sull’orlo dell’abisso”
Leggi anche I pesticidi non scompaiono mai: anche dopo 20 anni i terreni ne conservano tracce e conseguenze.
Oppure: Esposizione agli erbicidi e aumento del rischio di melanoma cutaneo, +85%
Sotto : i cornioli che hanno dato metà dei fiori dell’anno scorso.
Scritto il 22 aprile e aggiornato il 21 maggio 2021