“Da due settimane… sono entrate in vigore in tutta Europa le norme per la messa al bando totale di tutti i cosmetici testati maltrattando gli animali. Cresce anche per questo motivo il mercato del biologico, naturale e etico, che tradotto , significa prodotti con più alta percentuale di principi attivi (fino al 40%) , più sani in quanto privi di coloranti, profumi sintetici, parabeni e derivati da prodotti petrolchimici, non testati su animali… derivati da piante no Ogm, pesticidi o ferilizzanti chimici.”
Moda 24, inserto de Il Sole 24 ore del 22 marzo 2013
Un mio ex collaboratore mi ha ricordato recentemente che in Esselunga avevamo inserito cosmetici non testati sugli animali nel 2003.
Al di là dei ricordi, se si leggono le lettere dei clienti di Esselunga, si nota che già a fine anni ’90 c’era una grande sensibilità dei clienti sui a prodotti non testati sugli animali.
In una delle risposte ad una cliente il nostro dottor Brioschi (Controllo Qualità) faceva presente che i prodotti a marchio Esselunga, compatibilmente alle leggi passate, non erano testati sugli animali.
La bio cosmesi interessa ormai anche grossi gruppi, v. sotto
Stefano Leonangeli è un manager di lungo corso (Colgate, Carapelli, Martini e Rossi e Paglieri) che avevo conosciuto durante la creazione del Non Food in Esselunga.
Un’altra tendenza che si sta affermando piano piano è quella del tessile bio, v. sotto
per tutto quanto riguarda il biologico v. tutte le strade portano al biologico e l’avventura del biologico
Milano, il 3 aprile 2013
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