Premessa:
A ottobre 2021 Amazon e Tesco avvertono i consumatori sui “possibili ritardi”. Fino a Natale (le pessime notizie, anche sul tenore di vita in calo delle fasce più povere, non arrivano solo da Repubblica, cover sopra, ma anche da giornali molto più autorevoli come il Financial Times e Le Monde).
Alcune cose erano state previste dal sottoscritto nel giugno 2020 : Perchè la Brexit rischia di diventare un “boomerang alimentare”. Le similitudini con l’Italia .
Articolo :
Le vicende di Marks And Spencer ci consentono di fare il “punto” sulla Brexit:
La Brexit può favorire i prodotti italian sounding (quelli che sembrano italiani ma non lo sono) : gli scambi commerciali con la UE sono scesi, come previsto. Speriamo che questo calo non peggiori ulteriormente la situazione.
E il Financial Times, ammettendo che la Brexit ha ridotto il tenore di vita dei cittadini inglesi del 2,9% (fonte : International Economic Review), afferma che “the best way to improve lives, according to the UK governement, seems to be not to take back control” (il miglior modo per migliorare le vite, secondo il governo inglese, sembra essere di non riprendere indietro il controllo (doganale).
Anche perchè la situazione irlandese non è ancora chiara (i protocollo Nord irlandese non è mai stato firmato e le frontiere sono aperte..).
Inoltre per la Brexit : il momento della verità sarebbe dovuto scattare il 1° ottobre ma non sembra che sarà così : il controllo delle frontiere sarebbe rimandato al 2022.
E ora veniamo a Marks and Spencer.

Marks & Spencer aveva già suonato l’allarme sulla Brexit ma ,a questo punto, non si parla più di approvvigionamento della GD ma della chiusura di 11 punti di vendita su 20 a Parigi.
Questi negozi vendono essenzialmente prodotti freschi e con la Brexit “le complessità logistiche dall’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea rendono quasi impossibile servire ai clienti dei prodotti freschi e refrigerati con gli standard elevati a cui aspiriamo”, ha dichiarato Paul Friston direttore della divisione internazionale di M&S.
L’insegna aveva già spiegato i suoi problemi logistici e doganali – una sorta di girone dantesco – che l’ avevano portata ad annunciare costi supplementari pari a 7,2 milioni di € per la Brexit.
La divisione internazionale fattura 789 milioni di £ e pesa il 9% delle vendite.
Pubblicato il 20 settembre, aggiornato il 6 ottobre 2021
Sotto negozi M&S a Parigi.
P.S. : personalmente non credo ai ripiegamenti, alle chiusure e ai dazi. Al contrario della Brexit, gli effetti positivi per l’export italiano dell’eliminazione delle barriere di Donald Trump negli USA sono, ad esempio, già constatabili con un +27% per i formaggi.
Leggi anche Brexit : razionamento della benzina.
Sotto : “Sì, ho guidato un camion durante la guerra, perchè me lo domandi?”.
Mancano camionisti, inservienti, operai, camerieri, etc..



