Redazione Il Fatto Alimentare 10 Aprile 2022 Richiami e ritiri Commenti
Continua il ritiro precauzionale avviato in diversi paesi europei da parte di Ferrero per alcuni prodotti a base di cioccolato preparati nella fabbrica di Arlon in Belgio, sospettati di essere contaminati da Salmonella. L’allerta è partita dal Regno Unito dove, secondo quanto riporta la BBC, sono stati registrati 63 casi di salmonellosi, la maggior parte dei quali si è verificata in bambini di età inferiore ai sei anni. La vicenda è iniziata il 6 aprile 2022 con la decisione della Food Standards Agency di ritirare alcuni lotti di ovetti Kinder Ferrero prodotti in Belgio, per sospetta contaminazione microbica da Salmonella nel cioccolato. Il provvedimento è stato poi esteso in diversi paesi europei per un possibile legame con un centinaio di casi di infezione da Salmonella Typhimorium. Altri 21 episodi sono stati riportati in Francia tra i bambini con un’età media di 4 anni, fa sapere Santé Publique France.
Ferrero, dopo avere annunciato il richiamo e il ritiro dagli scaffali dei supermercati di alcuni lotti di prodotti Kinder, l’8 aprile, su invito delle autorità sanitarie, ha chiuso la fabbrica di Arlon in Belgio (ne abbiamo parlato qui). In entrambi i casi la motivazione sembra essere la possibile presenza di Salmonella nel cioccolato. “Ferrero riconosce che ci siano state inefficienze interne che hanno creato ritardi nei richiami e nella condivisione delle informazioni. Questo ha impattato sulla rapidità e efficacia delle indagini.” Lo stabilimento riaprirà una volta che verrà certificato dalle autorità. In seguito a queste vicende l’azienda ha deciso di adottare un richiamo volontario anche in Italia, in accordo con le autorità sanitarie nazionali. Si tratta di numerosi lotti di Kinder Schoko-Bons, provenienti dallo stesso impianto Belga (per vedere i lotti interessati clicca qui).
Nelle ore successive però Ferrero ha deciso di estendere il richiamo ad altri prodotti venduti in Italia. Si tratta di Kinder Sorpresa T6 ‘Pulcini’, appartenenti a tutti i lotti fino L098L e tutti i termini minimi di conservazione fino al 21/08/2022. La stessa cosa è stata fatta per i Kinder Sorpresa Maxi 100g ‘Puffi’ e ‘Miraculous’: il ritiro riguarda tutti i lotti fino al L098L e con i termini minimi di conservazione fino al 21/08/2022. I ritiri sono stati pubblicati anche dai supermercati Bennet, Gros Cidac, Lidl, Penny Market, Unes, Carrefour, Penny Market, Sigma (aggiornamento del 12 aprile 2022). Tutti i richiami portati avanti sino ad ora sono stati coordinati con le autorità sanitarie italiane, tanto che il ministero della Salute fra il 6 e il 9 aprile ha diramato cinque comunicazioni di allerta sui prodotti Ferrero. L’azienda in un comunicato precisa che i formati delle le uova di Pasqua Kinder GranSorpresa venduti sul mercato italiano non sono coinvolti dal dal richiamo, perché prodotti in Italia ad Alba (CN).
La cosa da sottolineare è che i casi britannici, irlandesi e francesi sono stati causati tutti dallo stesso ceppo di Salmonella. Le indagini delle autorità sanitarie britanniche sull’origine del focolaio, hanno individuato un legame tra i vari episodi e uno specifico prodotto a marchio Kinder, realizzato nello stabilimento belga di Arlon. Lo stesso legame è stato accertato per 15 dei 21 casi francesi, che hanno riferito il consumo di prodotti Kinder il giorno precedente l’insorgenza dei sintomi.
Per ora i casi segnalati sono 134 (105 confermati e 29 in fase di accertamento) in 8 paesi dell’Unione europea e non. Si tratta di Belgio, Francia, Germania, Irlanda, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Regno Unito e Svezia. In Italia, per il momento, non è stato riportato nessun caso di Salmonella collegato a questo focolaio.
Ferrero anche negli Stati Uniti sta richiamando volontariamente il suo assortimento di Kinder Happy Moments Chocolate e il cestino Kinder Mix Chocolate Treats, perché potrebbe essere contaminati da Salmonella Typhimurium. Il ritiro è precauzionale trattandosi di prodotti preparati in uno stabilimento in cui è stata rilevata la contaminazione microbica, sebbene fino ad oggi non ci siano segnalazioni di malattie negli U.S.A. Nessun altro prodotto Kinder presente nel mercato statunitense è incluso in questo richiamo.
Per rendersi conto di quanto sa rilevante questo incidente, basta leggere il report che l’Autorità per la sicurezza alimentare europea (Efsa) ha elaborato su questa vicenda. Il dossier precisa che: “Il focolaio è caratterizzato da una percentuale insolitamente alta di bambini di età inferiore ai 10 anni ricoverati in ospedale, alcuni con gravi sintomi clinici come dissenteria mista a sangue. Sulla base di interviste ai pazienti e studi epidemiologici analitici iniziali, sono stati individuati quale probabile via di infezione alcuni prodotti a base di cioccolato. I casi sono stati individuati mediante tecniche avanzate di tipizzazione molecolare. Poiché questa metodica di test non viene eseguita di routine in tutti i Paesi, è possibile che alcuni episodi non siano stati individuati”.
Ferrero è profondamente rammaricata per quanto accaduto e intende scusarsi sinceramente con tutti i propri consumatori e partner commerciali e ringraziare le autorità per la sicurezza alimentare per le preziose raccomandazioni ricevute.
Dal primo gennaio 2022 Il Fatto Alimentare ha segnalato 38 richiami, per un totale di 69 prodotti. Per vedere tutte le notifiche clicca qui.
Secondo “Il Salvagente” : Salmonella, Ferrero sapeva della contaminazione dal 15 dicembre
Segnaliamo anche le vicende della pizza con il marchio Buitoni (Nestlè) :
Francia: pizza surgelata Buitoni collegata a casi di E. coli. Il prodotto non è in vendita in Italia
Per maggiori dettagli leggi qui.
Grazie a Roberto La Pira



