I prezzi alimentari mondiali hanno raggiunto un nuovo record dovuto all’impatto della guerra in Ucraina.
I prezzi alimentari globali hanno raggiunto un nuovo massimo, salendo al tasso mensile più veloce in 14 anni, dopo che la guerra in Ucraina ha colpito l’offerta di cereali e oli vegetali, in un cambiamento che probabilmente causerà il maggior danno nei paesi più poveri di tutto il mondo.
L’indice dei prezzi alimentari di marzo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO) è salito al suo terzo record consecutivo, salendo del 34% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, dopo che la guerra ha chiuso le linee di approvvigionamento dall’Ucraina e dalla Russia.
L’indice è stato superiore del 12,6% rispetto a febbraio, un aumento che l’organizzazione ha descritto come un “salto gigantesco”.
Molti paesi più poveri stanno già lottando contro l’impatto del Covid-19 e molti in Medio Oriente e Nord Africa si affidano sia all’Ucraina che alla Russia per i loro cereali e oli vegetali. L’inflazione alimentare ha contribuito a stimolare le proteste in un certo numero di paesi, tra cui lo Sri Lanka, dove la questione ha creato una grave crisi economica e politica…
…Secondo le stime della FAO e del governo ucraino, il 20-30% della terra in Ucraina che produce cereali invernali, mais e girasole rimarrà incolta questa primavera o non vi avverrà una raccolta a luglio e agosto.
Il conseguente divario globale tra l’offerta e la domanda di alimenti e mangimi potrebbe far aumentare i prezzi alimentari internazionali di un ulteriore 8-22% al di sopra dei loro livelli già elevati, secondo la FAO….
Fonte : Financial Times
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