Un’interessante articolo de Il Sole 24 ore da un quadro dei social, in Italia.
Esistono:
1) i social di cittadinanza, che contribuiscono a definire le nostre identità di relazione. Si tratta di Facebook, YouTube, Istagram e Whatsapp.
2) i social funzionali, che utilizziamo saltuariamente perché soddisfano un bisogno specifico: Trip Advisor e Messenger.
Tra questi si nota che se Facebook è dominante perché viene utilizzato dall’84% degli intervistati.
Mentre Istagram (che appartiene a Facebook, sale da 40% al 46%), soprattutto tra i giovanissimi (generazione Z, tra i 15 e i 24 anni) che usa Whatsapp tutti i giorni e il 75% lo fa anche con Istagram (il 41% in più della media).
I limiti di questa inchiesta?
1. il titolo “non siamo un popolo di guardoni” viene contraddetto dalla realtà: il 42% delle persone che ha un account Facebook si limita a guardare i post altrui.
2. mancano all’appello Twitter, Linkedin, Snapchat.. come mai?
Quattro social citati nell’articolo fanno parte dell’universo Facebook…
3. la definizione di generazione Z è riduttiva: ormai i giovani vanno sui social, soprattutto Istagram, molto prima dei 15 anni.
p.s.: occhio a fidarsi ciecamente dei social: Tripadvisor, ad esempio, è in chiaro conflitto d’interessi.


