Sopra : bambino fotografato durante la missione Hope Onlus – Policlinico – Fondazione Guido Venosta, in Brasile.
Ad Aprile 2020 ho scritto: Agricoltura : ci sarà cibo per tutti? Se sì a che prezzi?
Ne abbiamo riparlato pochi giorni fa a proposito della Cina (vedi : La Cina prevede carenza di cibo ed inflazione)
Vedi anche sul Financial Times : China cracks down on waste to ensure food security (Foto sotto : © AFP/Getty. A chilli-pepper eating competition in Ningxiang, Hunan province.).
Xi Jinping launches ‘operation empty plates’ in face of virus, floods and trade tensions .
China’s state broadcaster has exposed the hoaxes behind some ‘champion eaters’ as part of a campaign to tackle an estimated 18 million tonnes of annual food waste
Una risposta alla mia domanda , seppur provvisoria e parziale , arriva dal Corriere Economia del 7 settembre 2020 (“Agroalimentare : così il libero mercato ha battuto il Covid” ) :
“Attualmente non vi è alcun motivo correlato all’offerta per cui la crisi sanitaria in corso dovrebbe trasformarsi in una crisi alimentare (WTO)…”
Le politiche in fatto di dazi, nella crisi, per una volta hanno mostrato una tendenza liberalizzante volta a consentire un approvvigionamento costante di prodotti alimentari. Oltre 20 Paesi (inclusi alcuni non aderenti al WTO) hanno concesso esenzioni temporanee sui dazi ai prodotti agricoli alimentari , o introdotto un’esenzione temporanea dall’IVA su tutte le importazioni (come il Kenya).
L’Unione europea per accelerare le procedure doganali, ha introdotto speciali “corsie verdi” per i prodotti agricoli…
I paesi più a rischio, sono secondo il Financial Times, India , Sud Africa , il Messico, il Pakistan e tutto il Sud America.
Il Brasile, i particolare, ha sostenuto la popolazione con sussidi ma non potrà farlo “per sempre”.
Nel 2019 le persone che pativano la fame erano più di 820 milioni nel mondo. A fine 2020 rischiano di essere 1,1 miliardi, con un incremento spaventoso (33% circa).
Anche perchè bisogna capire come vien calcolato l’indice di povertà.
In Francia i poveri, nel 2018 erano 9,3 milioni , il 14,8% della popolazione, che guadagnava 1063 € al mese (vedi sotto) ma nel Terzo Mondo come si calcola la povertà? E chi lo fa, con quali strumenti?
Già in Italia, lo dico per esperienza, si fa fatica a capire la situazione.
In sostanza si tratta di STIME. E il numero vero di poveri rischia di essere molto più alto.
In Grecia c’è chi, in previsione della seconda ondata di Covid e di mancanza di risorse finanziarie (le riserve si stanno riducendo), sta cercando di comprare galline e mucche, per le uova ed il latte.
Si teme la fame.
Sotto : “senza cibo c’è la guerra” (Repubblica 10 /10/ 2020) che trovo molto pertinente e attuale.
Pubblicato l’8 settembre e aggiornato il 10 Ottobre 2020.